Bim Gsp: dai 90 milioni di “buco” alla nuova società Sib. La scommessa dell’energia
Manca un mese e mezzo al varo di Sib, Servizi Integrati Bellunesi, la nuova società dell’acqua ma anche dell’energia, che sarà operativa dal primo gennaio ed è frutto della fusione di Bim Gsp e di Bim Belluno Infrastrutture. Attilio Sommavilla spiega all’Amico del Popolo che la “nuova Gsp” ha i numeri per lasciarsi alle spalle la cattiva fama di quando furono accumulati ben 90 milioni di indebitamento (era soltanto dieci anni fa) e per procedere con decisione verso nuovi obiettivi. Quello della produzione di energia in particolare, anche grazie a ciò che Bim Infrastrutture porta in dote: soltanto sette dipendenti e ben 48 milioni di euro ottenuti dalla vendita della rete del metano a Italgas.
Il presidente di Bim Gsp conferma: gli acquedotti bellunesi perdono quasi il 70% dell’acqua immessa. A fronte di una media italiana di poco superiore al 40%. «Non è così, la perdita media nazionale è attorno al 50%» puntualizza lui e promette che entro il 2025 sarà centrato l’obiettivo di ridurre anche la dispersione di casa nostra alla metà dell’acqua che entra nei tubi, grazie ai soldi ricevuti dall’Europa con il Pnrr. E poi? E poi Sib andrà avanti con i piani di ristrutturazione degli acquedotti bellunesi ma anche delle reti di depurazione.
Sommavilla immagina Sib attrattiva di talenti e di giovani e conferma l’intenzione di realizzare la nuova sede da 10 milioni a Levego. Le bollette dell’acqua? «Non caleranno, vanno bene così».
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.
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avaraló mai ciapa sulle man an giratubi e mola an raccordo?? al ciacola tant, facile dopo aver incassato milioni dalle bollette super care dei bellunesi!!! robe da mat!!