Del superbonus a tutte le imprese cinematografiche del paese rimane poco. Per far fronte a una richiesta incontrollata il governo ha bloccato il fondo e ne ha introdotto una riforma, che però fa molto discutere. La nuova norma sembra avvantaggiare i film commerciali a grandi budget e sfavorire quelli piccoli, sotto i 3,5 milioni. A suscitare dubbi è anche la nuova commissione a nomina ministeriale a cui spetterà il compito di assegnare ai progetti migliori 82 milioni di euro. In tutto questo il settore cinematografico è in ginocchio. Carlo Marsilli ricostruisce il sistema e raccoglie le voci del settore audiovisivo italiano per tracciare la struttura, e le conseguenze, del nuovo decreto Tax Credit.
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Troppo statalismo
Ah l'odierna corporazione del cinema d'autore Italiano. La loro massima aspirazione è quella di pretendere realizzati i loro sogni, o incubi, che non vedrà mai nessuno, con i soldi degli altri. E poi che dire di questi pseudo-produttori 6070 enni, che da giovani volevano "abbattere lo stato" e ora si ritrovano con il cappello in mano a reclamare piangendo la paghetta da mamma Italia.
Andate tutti a lavorare, radical chic del cavolo, se no n si ha un ritorno economico, in qualsiasi campo lavorativo si chiude,in Italia tranne qualche regista, non anno idee fanno sempre le stesse cose ho fanno film di mafia, ho di fascismo,e poi lavorano sempre gli stessi, i raccomandato i figli dei figli dei figli, i spettatori dei cinema mica sono scemi, ci vogliono idee, i sceneggiatori devono raccontare le storie e le vite del paese Italia come facevano i registi e' gli sceneggiatori, di una volta, e chiedere l'elemosina e fare i fichetti, buona serata
9:30 "noi eravamo maestri nel mondo" si esatto eravamo
Vediamo se ho capito bene: in Italia ci dicono che dobbiamo tagliare i costi pubblici, tolgono fondi al cinema che incassa una mazza con poi registi che si auto pagano 1/2 milioni di euro per film che incassano 500.000€. Sperando che questi tagli colpiscano tanti altri settori.
Lo specchio della politica di un governo che soffre di analfabetismo funzionale.. la taxcredit del cinema può essere paragonata al superbonus nell’edilizia.. mette in moto l’economia reale.. iniezione di liquidità nel mercato nazionale e attrazione estera a livello fiscale..
Chissà perchè dobbiamo finanziare con soldi pubblici il cinema… Se sei fallimentare devi fare altro
Basta soldi al cinema comunista
So finiti li soldi!!! L'Italia è un paese tecnicamente fallito.
Parassiti che reclamano il sussidio per film che nessuno vuole vedere
Cioe vogliono l elemosina statale o sbaglio? Sono anni che non vedo film italiani o serie italiana, forse lidia poet su ntflx. sempre solite trame trite e ritrite pseudo sentimentali. In confronto de sica e boldi sono dei Geni.
Quando non c'era il finanziamento pubblico eravamo dei Maestri, adesso siete a malapena dei bidelli: NON mi fate neanche pena.
Sangiuliano ha bloccato la mangiatoia cinematografica di Franceschini, e subito e' saltata fuori la Boccia.
Speriamo che Giuli chiuda presto tutti i rubinetti e faccia morire di sete questa banda di pseudo artisti e parassiti di sinistra.
Mollicone, merda
i film italiani sono morti dopo i cinepanettoni. non ho ricordi di aver visto un film, soprattutto al cinema, italiano con attori e registi italiani