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Un update su “Il Movimento Drin Drin”, che e’ aperto a tutti quelli che condividono la necessita’ di creare una cosa “ex novo” e poi si passa al rapporto Draghi per stare sull’attualità
 

 

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36 pensiero su “Il piano Draghi e update sull’Associazione Drin Drin #finsubito agevolazioni”
  1. Buonasera, sto valutando l’adesione al vostro progetto; dove posso trovare più contenuti circa le vostre intenzioni di modificare lo statuto dei lavoratori?

  2. Appena ho tempo vedo il video. Comunque come disse Jurgen Stark rassegnando le dimissioni dal board della BCE in contrasto con Trichet sugli acquisti dei titoli "they [sourthern Eurropeans] deserve high interest rates" come spinta alle riforme strutturali. I soldi dello Recovery and Resilience Facility per la transizione ecologica nel comune dove vivono i miei genitori in Italia sono andati per piste ciclabili con un metro di larghezza in salita intorno alle mura della città dove non si cammina per il traffico. Se un ciclista cade, oltre aa rompersi la testa, viene investito. Basta spesa pubblica a cazzo. Ho letto il libro di Perotti sul PNRR – la Grande Abbuffata – c'è da mettersi le mani nei capelli.

  3. Se paesi come la korea del sud sono cresciuti anche nel contesto che avete riportato, allora anche l'Italia potrebbe farcela e con maggiore successo addirittura proprio perché sta in Europa e alcune pressioni esterne vengono meno.

    Quindi il tutto si può sintetizzare con il fatto che è la cultura italiana ed europea che è poco competitiva ?

    Dovremmo iniziare dalla scuola. Se il partito che verrà entrerà in qualche gioco di potere fate che sia la scuola.

    In merito al sud, io non direi "fatti loro!", uno perché se il sud va male, va male l'Italia, due perché penso sia auspicabile che il partito che si formerà dovrà concorrere per la gestione del sud, che siano sindaci o presidenti di regione.
    Dire che ci dobbiamo arrangiare è svilente. Io avrei detto: "il sud fa schifo! bisogna metterci mano metterci mano!"

  4. Il tema è sapete come funziona uno stato e perché esiste? Se no parlate a vanvera. Perché privato e oubblico hanno finalità diverse e non sovrapponibili e bisogna averle chiare prima di prendere posizioni un tanto al chilo

  5. Privatizzazioni? Ancora svendiamo capitale statale? Ma basta Forchielli va be che hai aiutato Prodi a svendere il paese. Ma basta . Pensate a creare un contesto favorevile alla crescita del paese non a svendere ancora lo svendibile. Anche basta

  6. Ma solo a me sembra che sti due dicono una cariolata di cazzate. Forchielli parla già da presidente del consiglio, qui liberalizziamo, qui privatizziamo, grasso che cola se ti voteranno parenti e amici.

  7. Io credo che l'europa come stato unico non verrà mai attuata. Non abbiamo la stessa cultura e nemmeno, cosa importante la lingua. Ogni stato ha le sue aziende e perciò sono uno in competizione con l'altro. Per me quello che propone Draghi, di mettere il debito degli stati in comune non avrà il successo sperato, in quanto gli stati più attenti all'economia interna non vogliono partecipare a salvare gli stati che non tengono i conti in ordine. Noi sfruttiamo l'Europa perchè ci salvi dal nostro perenne indebitamento. Basta vedere la nostra politica che domanda all'europa sempre più soldi (PNRR) allungamento del rientro del debito pubblico, tutte le sanzioni che abbiamo pagato per non aver attuato le regole comunitarie e la questione dei balneari che ci tiriamo avanti da 18 anni e che abbiamo prorogato di altri 3 anni, anche contro le sentenze della magistratura. Ora a fronte di queste piccole riflessioni, si deduce che alla politica non interessa riammodernare il paese e renderlo più competitivo levando burocrazia e rendendo lo stato più snello, ma quello di non perdere voti perchè sono il bilancio dei partiti per restare o arrivare al potere.

  8. Ma è l' Europa che ti pone i limiti. Non sei stato sovrano e quindi non ouoi usare tutti gli strumenti di politica economica che ha in mano uno stato sovrano. Citate uno stato europeo.. non il cile

  9. Ma i ragazzetti sono presi dai servizi e finanziati da loro. Se la storiella fosse vera perché non sono nati nel resto del mondo? Questo non lo potete non sapere .. lo sanno tutti…

  10. Un aspetto mi ha particolarmente colpito del rapporto Draghi. Nulla di nuovo sotto al sole ma forse il messaggio arriverà, vista l'auctoritas dell'autore del report.
    In ambito di (de)regulation, dove suggerisce la nomina di un vice-presidente alla semplificazione in Commissione UE, Draghi ha evidenziato che attualmente non esistono un framework e dei criteri di "impact assessment" chiari che guidino la Commissione nel redigere proposte. Ha, inoltre, evidenziato che gli attuali working items della commissione riguardano per l'80% piccole e medie imprese ma solo la metà degli impact assessments che precedono la redazione di una proposta prendono effettivamente in considerazione gli impatti che la proposta può produrre sulle SMEs.
    Ora, considerata l'importanza delle SMEs nel tessuto industriale europeo, io la trovo una cosa gravissima.
    Una pletora di norme, normette, obblighi, revisione degli obblighi che impongono costi enormi sulle imprese, succhiando energie e soldi che potrebbero essere dedicati ad altro (vedi quello che sta succedendo nel settore digitale).

  11. Unpopolar opinion: magari in italia c'è poca cultura dell'imprenditoria perche se ne parla poco? Ovvero, mancano modelli? Gli unici "famosi" sono berlusca, briatore e forse lunico saggio e normale è cuccinelli. Ma non c'è un racconto di auesti personaggi.

    Sembra banale ma parlarne cattura l'attenzione e fa cambiare la percezione dei modelli che funzionano. Un ragazzo a 14anni conosce solo ricchi americani o rapper. Come speriamo che possa switchare mentalita se non conosce cosa funziona del monso ?

  12. Le considerazioni fatte al finale fanno riflettere sull' importanza di prepararsi per una "dissoluzione pribabilmente accellerata dell' UE" che sia, per l' Italia, la meno traumática possibile. Questo perche' le diagnosi di Draghi sono pecise e valide, ma le soluzioni che propone, che potrebbero evitare una accelerazione della decadenza sia económica che sociale dell' UE, sono irrealizzabili proprio in quanto soluzioni europee.
    Opinioni condividibili quelle dei due analisti su questo punto essenziale. Purtroppo, fatte le somme, di certo l' Italia e' stato ed e' un paese nettamente beneficiario della sua partecipazione nell'UE. Allora chiaramente si prevedono qui tempi molto difficili, con un paese mal preparato per aumentare la sua produttivita' e competitivita' e per finanziare meglio di oggi la sua ricerca, la sua educazione ed il suo stato di welfare, oltre che le sue pensioni. Il rapporto Draghi puo' avere il valore di confermare ai governanti e cittadini di 3-4 paesi dall' UE che sono gia' sulla strada giusta, motivandoli a continuare cosi' (paesi nordici e non tra i piu' grandi, dunque no líderes in una trasformazione della regione). In quanto ai grandi paesi, forse, se la' non trionferanno in questo decennio forze sovraniste ne' populiste, in UK (fuori dall'UE), in Germania, Francia e Spagna il rapporto podra' motivarli, sopratutto individualmente, a fare alcuni sforzi piu' decisivi nella línea "modernizzatrice" che propone il rapporto. Sembra invece che non dovrebbe avere effetto alcuno sulla política italiana, dove la prevalenza di idee nettamente contrarie (per convinzione, pigrizia o indifferenza) a lottare per tale modernizzazione e' prevalente nella destra, nella sinistra e nel Movimento 5 Stelle (3a forza política, quella piu' critica del rapporto).

  13. Non mi sono iscritto al DRIN DRIN per sentirmi dire che dobbiamo smembrare l'Europa perché non serve alla crescita economica e si portano ad esempio paesi come Corea, Giappone o Vietnam, piccoli paesi che sono cresciuti da soli…. la prossima puntata non vorrei sentire l'elogio delle teorie economiche di Borghi sull'uscita dall'Euro. Battute a parte queste idee non tengono conto di un punto fondamentale. In Italia ci sono gli italiani….. non ci sono Coreani Giapponesi o Vietnamiti e nemmeno gli americani o i cinesi… ci sono gli ITALIANI. Nella mia vita professionale ho lavorato con Coreani Giapponesi Tedeschi Francesi Cinesi e so bene quali sono le differenze. Pensate che con il DRIN DRIN faremo nascere il nuovo Italiano che assomiglia ai Coreani etc etc…. L' Europa conviene ai paesi come l'Italia che se non fossero in Europa sarebbero a livello Argentina o forse peggio. Il dibattito politico/economico italiano sta discutendo delle "licenze dei taxisti" e delle "concessioni dei balneari" e non riusciamo a capire un concetto elementare in base al quale come dice Forchielli dovremmo liberalizzare tutto. Seguendo il ragionamento dello smembramento i paesi che avanzerebbero come Corea etc etc non saremmo noi ma Germania, Francia, paesi frugali, Polonia….. noi saremmo parte dell'Africa

  14. Un problema è l'incongruenza di norme fiscali e in generale delle norme in genere. se io azienda italiana devo iniziare lavorare in Europa è facile spostarsi fisicamente ma poi le tasse le paghi in Italia e se lavoro in 2-3 o 8 paesi europei diversi il commercialista diventa matto (se è in grado di farlo il lavoro perchè poi non è detto che lo sia e va be qui centra pure la dimensione delle imprese troppo piccola ma ormai quello centra ovunque hahaha). ma questo problema in fondo è risolvibile…. diventi scemo i primi tempi poi ci prendi la mano. Sulle norme però non è sempre facile se tu sei abituato a costruire le case con le norme antisismiche Italiane (per fare un esempio del tutto a caso) e in Olanda le norme antisismiche (forse?) son diverse è dura che ti puoi espandere in quel mercato. Le figure professionali poi sono diverse e hanno diversi valori legali. Banalmente, un geometra iscritto all'albo in Italia non è detto che possa esercitare la stessa professione e firmare gli stessi tipi di documenti in tutti i paesi!
    Presi singolarmente forse i problemi non sono poi tanto insormontabili ma uno sommato all'altro ti fan passare la voglia…
    Bisogna sedersi al parlamento europeo o dove di dovere e sviluppare un piano di coordinamento normativo, almeno in tutt'una serie di ambiti, perchè in Europa è facile far circolare le merci, meno far circolare le aziende… ripeto, Un azienda edile di Taranto non ha grossi problemi a lavorare a Bolzano o viceversa, ma se deve lavorare per un tedesco o per qualcun'altro si complica parecchio.

  15. Time 49:00 della diretta. Forchielli cita il concetto di scala. Il bacino di utenza del mercato Americano e' sicuramente maggiore rispetto a quello Italiano. In un ottica di diffusione del prodotto e' ragionevole pensare che nel mercato Americano la diffusione sia piu' veloce. Questo, suppongo, faccia la differenza perche' per una startup e' fondamentale rientrare nei costi in tempi brevi. Un discorso molto intessante e per niente banale.

  16. Secondo me la seguente legge avrebbe 100000 volte più effetto sul progresso tecnologico rispetto al piano draghi: dal 2024 é fatto divieto alla commissione europea legiferare in materia economica, industriale e ambientale. Si decretano, inoltre, nulle tutte le leggi promulgate in tali materie negli ultimi 20 anni

  17. Io ho collaborato con una startup irlandese nel settore della logistica casearia (Optahaul) per un anno e la barriera linguistica è veramente l'ostacolo più grande.

    Infatti loro dopo aver iniziato a vendere il software in Irlanda e Inghilterra, hanno guardato a Stati Uniti e Canada. Semplicemente per la lingua. In Francia o in Germania bisogna avere qualcuno che parlasse francese o tedesco.

    La barriera linguistica è la barriera più grande che ostacola un mercato unico europeo. In questo caso specifico, legislazione e burocrazia erano secondarie.

  18. c'e' anche una questione culturale. gli americani, secondo me hanno una propensione e accettazione del rischio superiore agli europei. nel bene e nel male. comunque i conti di draghi a me non tornano. tutto da dimostrare che il PPP europeo sia in contrazione rispetto a quello usa nelle ultime 2 decadi. va usato il purchaising power parity adjusted output e corretto per il cambio.
    my 2 pennies

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