Philip Morris, l'Italia deve correre sul digitale #finsubito agevolazioni

Philip Morris, l’Italia deve correre sul digitale

Formare 15 milioni di cittadini per rilanciare la competitività

Economia (Como). Intervista a Giorgio Metta, direttore scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia; Marco Hannappel, presidente e ad, Philip Morris Italia; Massimo Andolina, presidente Regione Europea, Philip Morris International (Riccardo Sciannimanico/alanews)

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l’Italia deve correre se vuole vincere la sfida della digitalizzazione e non perdere competitività lo rileva lo studio Philip Morris e ha presentato a Cernobbio secondo cui il paese deve coinvolgere 15 milioni di cittadini il 34% della popolazione per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Europa usati Purtroppo non sono così brillanti per il nostro paese anche pronto con alcuni paesi europei perché ci mancano competenze ci mancano competenze non tanto come qualità ma la quantità quindi ci mancano ingegneri si mancano formazione sulla i siti quindi sotto il campo del digitale e ci manca una formazione anche di base Quindi l’Italia globalmente una popolazione che non è molto digitalizzato ovviamente ci sono delle differenze su fasce d’età Come possiamo immaginare però è chiaro che è necessario intervenire e quello che abbiamo proposto come risultato della ricerca che si Oltre agli interventi più tradizionali Quindi quelli forniti al pubblico anche il privato soprattutto nelle figure dei capi filiera quindi le grandi aziende può fare una parte importante presentiamo una ricerca sulla possibilità di un’Italia 5.0 che parte dal nostro sistema attuale di digitalizzazione di sviluppo delle competenze sia in ambito industriale che agricolo siamo la seconda manifattura d’Europa la seconda agricoltura d’Europa ma abbiamo dei Gap importantissimi abbiamo un terzo delle persone non digitalizzate da Brico tra virgolette in Italia Abbiamo due grandi possibilità di sviluppo quello che film horror Cerca di fare in questo ambito oltre a sviluppare la conoscenza di questi Gap e fare nel suo piccolo una chiusura di di questo Gap per esempio con il lancio dell’Istituto Romano fattore in tecnologia il nostro centro di competenza industria a Bologna in panne ci col Politecnico di Bari Politecnico di Torino Comune di Bologna ma anche con gli ITS il TS sono una grande opportunità per il nostro paese lo studio Ambrosetti appena terminato in collaborazione col professor metà e cognome di Philip Morris da un’immagine lucida di quali sono i punti di forza dell’Europa e dell’Italia questo punto nelle varie condizioni globali che abbiamo la transizione digitale e la transizione dell’intelligenza artificiale L’importante transizione ecologica e più particolarmente anche quella più specifica del nostro paese ma anche del nostro vecchio continente che è il Trend demografico che abbiamo ci dà un’immagine lucida dei punti di forza con una piccola e media impresa che rappresenta il 98% del tessuto economico in Europa ma anche in Italia che ha una forza nella sua artigianalità nella sua creatività nella sua flessibilità di adattare cambiamenti ma che anche un punto di debolezza perché in alcune di quelle competenze avanzate che si stanno sviluppando nel mondo come il digitale è un intelligenza artificiale o di quelle soluzioni tecnologiche che sono necessarie per sopravvenire i temi come quelli climatici si trova in uno svantaggio se non ci concentriamo negli investimenti che sono necessari per sviluppare le competenze che sono di rilievo rispetto a queste grandi sfide Mondiali nel medio termine perderemo competitività perderemo quello opportunità di essere un motore di crescita per il mondo
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