Stai per incontrare tua moglie o tuo marito con cui non ci sono più buoni rapporti e ti viene in mente l’idea di registrare di nascosto con il cellulare ciò che vi direte. Per tua tutela o per raccogliere eventuali prove contro di lei o di lui da portare in tribunale in caso di separazione o divorzio o per addebitare la colpa di un tradimento. Oppure, devi incontrare il tuo datore di lavoro che da un po’ di tempo si comporta nei tuoi confronti in modo scorretto e vessatorio e vuoi tenere traccia di ciò che ti dirà per portarlo poi in tribunale.
Ti starai chiedendo: se registro quella conversazione, commetto un reato? Lo vedremo in questo video.
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Oggi parleremo di registrazione di conversazioni con il telefono cellulare o con altro supporto idoneo, all’insaputa del nostro interlocutore ossia di nascosto. Cercheremo di capire se tale comportamento è consentito oppure se chi lo fa commette invece un reato.
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Partiamo subito col dire che registrare una conversazione tra persone presenti ma all’insaputa dell’altro non costituisce reato. La Corte di Cassazione, che è l’organo al vertice del potere giudiziario del nostro ordinamento e che ha una funzione nomofilattica che significa che le sue sentenze orientano le decisioni dei giudici italiani rendendo uniforme l’interpretazione della legge, ha stabilito in più occasioni che chi parla davanti ad altre persone si prende il rischio di essere registrato e chi registra può non chiedere agli altri l’autorizzazione a farlo, essendo quindi consentito farlo di nascosto.
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Il problema non è quindi se è possibile o meno registrare. Il problema si presenta laddove si deciderà di come usare ciò che è stato memorizzato nel telefono durante quel colloquio.
Preliminarmente occorre chiarire che, è possibile e non costituisce reato registrare un dialogo tra persone presenti e che partecipano a quella conversazione. Non è possibile registrare una conversazione nella quale chi registra non prende parte alla discussione.
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Non possiamo neppure lasciare un registratore acceso in una stanza ed allontanarci al solo scopo di spiare quello che succede all’interno della stanza stessa.
In quest’ultimo caso rischiamo fino a 4 anni di carcere per il reato di interferenze illecite nella vita privata, oppure la pena più lieve prevista dal codice della privacy (da 6 mesi a un anno e 6 mesi di reclusione).
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È quindi consentita la registrazione da parte di una persona che partecipa a quella discussione all’insaputa degli altri.
Se quella registrazione, però, non viene conservata e utilizzata per tutelare un proprio diritto da far valere in tribunale ma viene diffusa sui social network oppure divulgata a terzi estranei a quel colloquio, si viola la privacy altrui e costituisce un reato.
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La registrazione può essere consegnata in procura o in caserma quando facciamo una denuncia, come prova del reato di cui siamo rimasti vittime, per esempio siamo stati minacciati dal compagno o dalla compagna, oppure può essere utilizzata in un giudizio civile, per provare le nostre ragioni, come può essere una causa per recuperare un credito e nella cui telefonata il nostro debitore riconosce che ci deve del denaro.
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Come abbiamo visto, quindi, non si commette un reato se si registra all’insaputa degli altri partecipanti una conversazione. Tuttavia, se la si diffonde all’insaputa degli altri, tramite invio a terzi o pubblicandola sui social network si commette un reato. Per cui, attenzione!
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4 pensiero su “Registrare una conversazione di nascosto è reato? #finsubito agecolazioni”
  1. Buongiorno Avvocato. Se una persona viene invitata ad un incontro con la direzione aziendale per parlare di un collega, il quale non è stato invitato, è possibile registrare la conversazione e poi farla ascoltare al diretto interessato?

  2. Avvocato sarebbe interessante se mi chiarisse una volta per tutte il diritto di chiamata?
    Ora so di toccare un tasto dolente per i professionisti e mi spiego le mie motivazioni..
    Nel diritto di chiamata viene compreso:

    il tempo perso per strada per raggiungere il luogo dell’intervento,= Ma che colpa ne ha il cliente se magari si ritrova in una zona trafficata?

    la benzina,=Anche questa di che la sa?

    l’usura del mezzo in generale,=E' per caso il cliente a dire al tecnico di muoversi col mezzo proprio? Per me potrebbe benissimo usare il mezzo pubblico..

    gli attestati che permettono al tecnico di definirsi tale,=Pure..

    l'aggiornamento continuo sulle nuove tecniche d'intervento su nuovi e vecchi modelli d'elettrodomestici,=Anche questa come se il tecnico fosse mio figlio..

    la sicurezza di una tracciabilità del intervento, su pezzi di ricambio e sul lavoro svolto.=Ovvero fare la fattura ma qui il cliente già ci paga l'iva sopra..

    Non per mancare di rispetto alla categoria, solo che con questo diritto di chiamata il cliente è diventato una sorta di bancomat personale. Il bello della storia è che su questo diritto non esiste nessuna legge che lo regolarizza.. Come sempre è una delle tante sfaccettature all'italiana. Da dire anche che la loro categoria per colpa di alcuni che ne han fatto abuso di questo diritto non è ben vista.
    Ma tutto sommato io per fortuna mi so arrangiare anche da solo ovvio fin dove posso.

    Personalmente per quanto mi riguarda non trovo giusto che sia questo diritto. O meglio è giusto se io ti chiamo e non mi trovi a casa qui si è giustissimo che ci sia. Ma non se ti chiamo e mi trovi a casa. Io parlo da consumatore poi loro avranno tutte le motivazioni. Fatto sta che questo diritto fa acqua da tutte le parti.. Tutto all'italiana come sempre 😂 Buona giornata!!

  3. Ho da anni il telefono di casa più il mio cellulare,quello di mio marito i miei figli che ascoltano le mie conversazioni,inserendo noi tutti in un programma Matrix perseguitandoci tutti i giorni e perseguitandoci anche sui social ,ci hanno tolto la libertà di vivere

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