Il caro mutui spinge alle rinegoziazioni. Nel corso del 2023, in Italia, l’ABI (Associazione bancaria italiana) rivela che è cresciuto l’ammontare dei mutui rinegoziati. L’obiettivo di questa mossa è di allungare il piano di ammortamento, passare dal tasso variabile al fisso e rivedere il tasso di interesse.
Con queste richieste, le famiglie provano ad attenuare l’impatto dell’incremento dei tassi di interesse sull’importo della rata del mutuo a tasso variabile. Rate che sono cresciute in un anno, in media, di circa il 62%, dopo i dieci rialzi consecutivi del costo del denaro varati dalla Banca centrale europea (BCE), l’ultimo dei quali a settembre 2023.
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Qui di seguito, una fotografia del record di rinegoziazioni dei mutui nel nostro Paese quest’anno, insieme alle migliori offerte mutui selezionate dal comparatore di SOStariffe.it. Questo tool digitale e gratuito mette a confronto le soluzioni più vantaggiose di novembre 2023, sia per un nuovo mutuo, sia per la surroga di un mutuo in corso per abbassare la rata mensile.
La cura anti inflazione elevata della BCE con dieci rialzi dei tassi consecutivi ha innescato una stretta al credito con un forte contraccolpo sul fronte dei mutui-casa. Con un tasso di interesse sui prestiti alla quota record del 4,5%, numerose famiglie sono costrette a pesanti sacrifici per pagare la rata mensile del mutuo in corso.
Da qui, il record di rinegoziazioni dei mutui a tasso variabile nel tentativo di mitigare i rincari delle rate. Ricordiamo che i mutui a tasso variabile seguono l’andamento dei parametri di riferimento Euribor e tasso BCE a differenza dei mutui a tasso fisso che non variano nel tempo, ma rimangono stabili. Nel nostro Paese, secondo gli ultimi dati di Bankitalia, la quota dei mutui a tasso fisso è del 63% del totale.
L’ABI (Associazione bancaria italiana) rileva che, nei primi nove mesi del 2023, l’ammontare complessivo dei mutui rinegoziati è stato pari a 17,4 miliardi euro, oltre il triplo rispetto ai 5,1 miliardi dello stesso periodo del 2022. Ma che cosa hanno chiesto le famiglie alle banche? Le richieste si sono focalizzate in particolare su:
allungamenti del piano di ammortamento dei finanziamenti;
passaggio dal tasso variabile a quello fisso;
revisione del tasso di interesse.
Caro mutui: ecco cosa fare per abbassare la rata mensile a Novembre 2023
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MISURE PER RISPARMIARE SUL MUTUO SPIEGAZIONE
Surroga La portabilità del mutuo da una banca a un’altra permette di cambiare le condizioni di un mutuo in corso, abbassandone la rata mensile
Bonus prima casa Under 36 Lo Stato offre garanzie alle banche e alle società finanziarie che erogano mutui fino a un massimo dell’80% del prezzo d’acquisto della prima casa, a patto che il valore dell’immobile non superi i 250.000 €. Possono beneficiarne gli under 36, con un ISEE non superiore ai 40.000 € annui
Fondo Gasparrini Questa agevolazione consente, in particolari condizioni lavorative ed economiche, di sospendere il pagamento di un mutuo fino a 18 mesi
Contro il caro mutui, oltre alla rinegoziazione, c’è la surroga del mutuo. Quest’ultima è lo strumento principe per tentare di abbassare la rata mensile di un mutuo in corso.
La surroga, che è gratuita, permette di trasferire un mutuo in essere da una banca a un’altra banca, modificandone le condizioni. Per esempio: passando da un tasso variabile a un tasso fisso.
In generale, le banche accettano la surroga di un mutuo se il residuo è di almeno il 50%. L’importante per il consumatore è di valutare più offerte tra loro, comparandole allo scopo di trovare la soluzione più economica e che faccia risparmiare sulla rata.
La surroga, detta anche portabilità del mutuo, è conveniente per il mutuatario perché trae vantaggio dalla concorrenza tra le banche, le quali tendono a proporre durata del finanziamento e tassi più in linea con le esigenze del cliente.
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Contro il caro mutui, il governo ha prorogato la garanzia statale sui mutui prima casa per under 36. Questo bonus per l’acquisto dell’abitazione principale prevede:
una copertura all’80% per finanziamenti fino a 250 mila euro;
un’età del richiedente inferiore ai 36 anni;
un ISEE non superiore a 40 mila euro annui;
una serie di agevolazioni fiscali.
Coloro che, invece, stessero pagando un mutuo per la prima casa (inferiore a 400 mila euro) e fossero in difficoltà economiche per una sospensione dal lavoro, o una riduzione dell’orario di lavoro, possono accedere al Fondo di solidarietà, noto anche come Fondo Gasparrini, che consente una sospensione del mutuo per un periodo massimo di 18 mesi.
Il Fondo Gasparrini è lo strumento che vede le istituzioni pubbliche e le banche italiane collaborare su un’agevolazione straordinaria di cui i mutuatari possono avvalersi in caso di necessità. Il Fondo, che mirava a contenere gli effetti dell’emergenza dovuta alla pandemia, è stato rafforzato più volte da interventi legislativi che ne hanno ampliato l’ambito di applicazione ed esteso l’operatività
C’è inoltre da osservare che sempre l’ABI, nei mesi scorsi, per i mutui a tasso variabile, aveva promosso misure in favore delle famiglie come l’allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa e l’ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario.
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