Campania, 4 mila operai edili iscritti ai sindacati senza saperlo. Indagano Carabinieri e Guardia di Finanza

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Costretti a sborsare in media 150/200 euro ogni sei mesi. Una sorta di gabella vessatoria.

Un vero e proprio scandalo travolge il settore edile in Campania: almeno 4 mila operai iscritti alle Casse Edili ogni sei mesi, si vedono trattenere tra i 150 e i 200 euro senza aver mai sottoscritto alcuna delega o adesione volontaria ai sindacati. Una gigantesca truffa orchestrata da alcune sigle sindacali, che ha come obiettivo quello di intascare contributi a insaputa dei diretti interessati.

Un Sistema di false iscrizioni che si espande

Lo scandalo si propaga come un’epidemia in tutta la regione. L’operato di alcuni sindacati è ormai divenuto uno scherzo macabro, dove le firme sui moduli di iscrizione sono falsificate. Il sistema illecito ha trovato il suo campo fertile nelle Casse Edili, enti bilaterali di proprietà di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e Associazione dei Costruttori, che dovrebbero garantire tutele per i lavoratori, ma che, in realtà, si sono trasformate in un bancomat per finanziare le sigle sindacali. Basandosi sui nomi dei lavoratori realmente iscritti alla Cassa Edile, sarebbero state compilate false adesioni con tanto di delega di pagamento. Gli operai si troverebbero quindi iscritti a loro insaputa al sindacato, costretti a sborsare in media 150/200 euro ogni sei mesi. Una sorta di gabella vessatoria.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

A rendere ancora più grave la situazione, è il fatto che, oltre alle firme falsificate, alcuni datori di lavoro impongono l’iscrizione sindacale come condizione per ottenere la “pace sociale” con le organizzazioni sindacali. In cambio, i sindacati chiudono un occhio sulle gravi violazioni delle normative sulla sicurezza nei cantieri, consentendo ai datori di lavoro di risparmiare a scapito della salute e della vita dei lavoratori.

Le indagini della magistratura sul mercato dei contributi

Le indagini della magistratura hanno messo in luce un meccanismo perverso che sottrae ogni anno milioni di euro dalle tasche dei lavoratori per farli confluire nelle casse sindacali, senza alcuna possibilità di scelta. Non è solo una violazione delle leggi, ma una violazione dei diritti più fondamentali dei lavoratori. Si parla di una truffa sistemica che coinvolge sindacati e datori di lavoro in uno scambio di favori che sa di mafia.

Secondo fonti attendibili, in alcune Casse Edili di capoluoghi di provincia della Campania sarebbero state sottoscritte almeno 4000 deleghe sindacali senza il consenso dei lavoratori. Altri dati parlano di disdette sospette effettuate per favorire l’ascesa di alcune sigle sindacali a discapito di altre. Il risultato è una continua danza di potere tra i dirigenti sindacali, che si sfidano per accaparrarsi più iscrizioni possibili, mentre i lavoratori restano ignari e soggetti a continui prelievi forzosi.

Lavoratori sfruttati e senza diritti ignorati dai sindacati

La realtà dei lavoratori edili, però, è ben più tragica. Gli incidenti mortali nei cantieri sono all’ordine del giorno, ma i sindacati, ormai lontani dai veri problemi dei lavoratori, sono più concentrati sulla loro sopravvivenza politica che sul garantire condizioni di lavoro sicure. Secondo l’Ispettorato del Lavoro, le segnalazioni per violazioni delle normative sono quasi inesistenti, con la maggior parte degli interventi di controllo che non provengono affatto dai sindacati.

Da anni non riceviamo segnalazioni dai sindacati per effettuare controlli nei cantieri. Eppure, una su tre delle aziende in edilizia non rispetta i contratti di lavoro”, afferma un ispettore Asl di Napoli. La negligenza dei sindacati in questo campo ha avuto gravi ripercussioni sulla sicurezza degli operai, costringendoli a lavorare in condizioni precarie.

La degenerazione del sindacalismo

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Il tradimento dei principi sindacali è ormai evidente. Le organizzazioni, che dovrebbero difendere i diritti dei lavoratori, sono diventate entità che tutelano più i propri interessi economici e di potere che quelli delle persone che dovrebbero rappresentare. L’evoluzione di alcune sigle sindacali è segnata dalla “rottamazione” dei veri sindacalisti a favore di capi sempre più autoritari e mediocri. In alcuni casi, sono emerse nuove figure come i “tesseratori” e i “conciliatori sindacali”, lontani anni luce dal modello di sindacalismo militante, sempre più simili a consulenti per i padroni che per i lavoratori.

Un’inchiesta che coinvolge tutto il Paese

Le indagini della magistratura sono appena cominciate. Nei prossimi giorni, i comandi provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri effettueranno controlli incrociati in molte Casse Edili dei capoluoghi di provincia, acquisiti in primis gli elenchi dei lavoratori iscritti per contattarli successivamente.

Gli operai edili saranno ascoltati dalle forze dell’ordine per cercare di fare luce su una vicenda che si sta rivelando una vera e propria bomba ad orologeria per il sindacalismo e il settore edile dove i diritti dei lavoratori sono stati sacrificati per il tornaconto di personaggi ambigui.

In conclusione, quanto sta accadendo in Campania è solo la punta dell’iceberg di un sistema che, purtroppo, coinvolge altre realtà italiane e minaccia la sicurezza e la dignità dei lavoratori. La speranza è che, finalmente, la giustizia faccia il suo corso, e che la verità venga a galla, per restituire ai lavoratori edili quel rispetto che da troppo tempo gli è stato negato.

Red



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