Unire forze, esperienze e valori: il futuro di Oasi e Programma integra

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Nel mondo della cooperazione sociale, le sinergie non nascono per caso: sono il frutto di anni di impegno condiviso, di visioni affini e di obiettivi comuni. È proprio da questa base solida che prende vita la fusione tra Oasi e Programma integra, un passo che non rappresenta solo una crescita organizzativa, ma un’opportunità per consolidare e ampliare l’impatto sul territorio.

A guidare questo processo ci sono Valentina Fabbri, presidente di Programma integra, e Tiziana Piacentini, presidente di Oasi, due figure che, insieme ai soci e alle socie delle due cooperative, hanno creduto nell’importanza di unire esperienze e risorse per affrontare con maggiore forza le sfide sociali.

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Attraverso questa intervista, raccogliamo dalle vive voci di Valentina Fabbri e Tiziana Piacentini le motivazioni alla base di questa scelta, i vantaggi attesi e le sfide che accompagneranno il percorso di fusione. Un confronto che racconta non solo il passato e il presente di due realtà cooperative, ma soprattutto il futuro che vogliono costruire insieme.

                                                                                                                                     Tiziana Piacentini – Presidente Oasi

Questa fusione rappresenta un cambiamento significativo. Quali sono state le riflessioni più importanti che vi hanno portato a intraprendere questa strada?

Alla base di questa scelta c’è, innanzitutto, la lunga amicizia professionale con Programma integra. Collaboriamo da moltissimi anni, condividendo idee e partecipando insieme a numerose iniziative cittadine. Abbiamo lavorato fianco a fianco su diversi progetti e ne abbiamo presentati molti altri congiuntamente. Tra noi esiste quello che definiamo un solido rapporto di amicizia professionale, una sintonia di vedute che ha sempre alimentato il nostro confronto e la nostra collaborazione.

Dall’altro lato, noi soci e socie di Oasi, sentivamo l’esigenza di rinnovare il nostro gruppo, di introdurre nuova linfa nel nostro operato e nel nostro pensiero. Crescere ed evolverci significava anche aprirci a un confronto più ampio con altre realtà. Inoltre, non possiamo ignorare l’importanza del ricambio generazionale all’interno delle organizzazioni, un processo che a volte può portare a esiti imprevedibili. Per Oasi, questo percorso è stato segnato anche dall’esigenza di rinnovamento del Consiglio di Amministrazione.

Tutti questi elementi hanno portato a un punto di svolta nel dialogo tra Oasi e Programma integra. In particolare, il confronto tra me e Valentina Fabbri, alla guida di Programma integra, ha fatto maturare la decisione di unire le nostre esperienze e competenze in un’unica realtà, più forte e che potesse avvalersi della esperienza e competenza di entrambe le organizzazioni.

Quali aspettative avete nei confronti di questa unione? Quali aspetti della vostra identità di cooperativa vorreste che fossero valorizzati nella nuova struttura?

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L’aspettativa, come ho già accennato, è quella di dare nuovo impulso al percorso che Oasi ha costruito in oltre vent’anni di lavoro sul territorio di Roma Capitale e oltre. Il nostro desiderio è che questo patrimonio non si disperda, ma continui a crescere, a generare nuove opportunità e a portare valore.

Per descrivere gli aspetti identitari a cui siamo particolarmente legati, voglio fare riferimento a un motto che ha sempre guidato il nostro operato: “Fare bene le cose buone”. Un principio che abbiamo vissuto in senso etico, sociale e altruistico. Abbiamo sempre posto grande attenzione alla qualità delle nostre azioni, non come fine a se stessa, ma come espressione di impegno, professionalità e serietà.

Sebbene Programma integra non abbia formalmente adottato questo motto, è evidente, ai nostri occhi, che ne condivide pienamente lo spirito e lo traduce in azioni concrete.

Questo passaggio implica una trasformazione. Come state vivendo, a livello personale e collettivo, questo cambiamento?

Sto vivendo con grande serenità questo cambiamento, e credo di poter parlare anche a nome dei miei colleghi del Consiglio di Amministrazione. Si tratta di persone con una lunga esperienza, che pur avendo raggiunto quel tempo della vita in cui è possibile aspirare a ritmi più rilassati, restano comunque molto attive e coinvolte nella vita dell’organizzazione.
Personalmente, il cambiamento e le trasformazioni non mi spaventano mai; anzi, mi stimolano, mi affascinano. Li considero sempre come un’opportunità per esplorare nuove possibilità, e questo mi rende emozionata e curiosa. A livello collettivo, è senza dubbio un cambiamento significativo, che interesserà il cuore del nostro programma e coinvolgerà, a vari livelli e per vari motivi, tutti coloro che continueranno a farne parte. Sarà interessante vedere come ciascuno troverà il proprio spazio e la propria opportunità di “riposizionamento”.

Cosa vi augurate per i soci e i lavoratori della vostra cooperativa in questo nuovo percorso?

Per i nostri soci lavoratori, ci auguriamo che, condizioni permettendo, possano avere l’opportunità di esprimere anche in questo nuovo assetto le loro capacità, le loro competenze, e la stessa dedizione con cui abbiamo realizzato insieme tante cose importanti in questa città. Insomma, speriamo che, se le circostanze lo consentiranno, possano contribuire attivamente a questa nuova fase. Naturalmente, dovremo essere pronti non solo a dare, ma anche a ricevere ciò che un percorso del genere offrirà in termini di apprendimento e di opportunità di cambiamento per ciascuno di noi

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Che messaggio vorreste dare alla cooperativa che vi sta accogliendo?

Mi fa piacere ribadire, con grande convinzione, quanto già espresso durante l’Assemblea dei Soci che ha sancito questo fondamentale passaggio: siamo davvero entusiasti di questo cambiamento, di questa fusione, di questa acquisizione. Ho e abbiamo la ferma certezza che il patrimonio relazionale, l’esperienza e la reputazione che abbiamo costruito in questi 20 anni siano in buone mani. Mani competenti, attente, e che mi piace definire anche “amorevoli”, nel senso che si prendono cura tanto delle attività che abbiamo sempre portato avanti, quanto delle persone coinvolte in esse. Il messaggio che desidero inviare a Programma integra è il mio sincero apprezzamento per tutto questo, insieme ai miei più sentiti auguri per le nostre cooperative, ormai fuse in un’unica realtà, affinché possano continuare a fare bene… e ancor meglio…..le cose buone!

Valentina Fabbri – Presidente Programma integra

Quando avete deciso di intraprendere questa fusione, qual è stata la visione che vi ha guidato?

La nostra storia affianco ad Oasi è iniziata tanti anni fa… abbiamo lavorato in insieme nell’ambito di ricerche e progetti sui minori e sulle fasce più marginali. Alcuni esempi sono stati i progetti RedHnet, AMAR- Agenzia di mediazione abitativa romana, o il dossier sui minori stranieri non accompagnati a Roma. Tra le nostre realtà non è mai mancata una grande collaborazione e sinergia di intenti. Quando nel tempo le energie fisiologicamente si stavano esaurendo ci è sembrato quasi naturale provare a far diventare Oasi e Programma integra una cosa sola per non disperdere il patrimonio e le esperienze di Oasi e continuare a farle vivere attraverso Programma integra.

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Quali vantaggi pensate che porterà questa fusione alla vostra cooperativa?

Sicuramente un vantaggio in termini di competenze ed esperienze specifiche sull’adolescenza oltre che con l’ingresso dei nuovi soci un impagabile bagaglio di conoscenze che porterà sicuramente ad ampliare la visione di Programma integra e dei suoi soci.

Quali sfide prevedete in questo processo e come pensate di affrontarle?

Sicuramente l’armonizzazione di alcune procedure in essere richiederà del tempo ma non abbiamo dubbi che riusciremo. La sfida più grande sarà quella di mantenere il processo di fusione un cantiere aperto e viverlo come un momento di condivisione di ideali, idee e azioni.

Come immaginate il futuro della cooperativa unita?

Immaginiamo un futuro in cui la cooperativa unita possa crescere e consolidarsi ulteriormente, valorizzando le competenze e le esperienze di entrambe le realtà. Vogliamo costruire un’organizzazione più forte, capace di affrontare le sfide con maggiore resilienza e innovazione. Il nostro obiettivo è ampliare l’impatto sul territorio, continuando a rispondere ai bisogni delle comunità con qualità, professionalità e spirito di collaborazione. Guardiamo avanti con entusiasmo, pronti a sperimentare nuove sinergie e a generare valore attraverso un approccio condiviso e partecipativo.

Che messaggio volete trasmettere ai soci della cooperativa che state assorbendo?

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Che Programma integra vuole essere una casa che può allargarsi e cambiare geometrie con l’obiettivo di costruire risposte sinergiche e più efficaci sui temi sociali che ci accomunano.

 

 



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