DeepSeek affonda l’IA e l’ETF su Nvidia perde il…

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I titoli dell’intelligenza artificiale e dei semiconduttori sono crollati il 27 gennaio dopo che il laboratorio cinese DeepSeek ha sfidato il dominio della Silicon Valley nella corsa all’IA facendo tremare i mercati globali. Nvidia NVDA, una delle più grandi società statunitensi quotate in borsa e un simbolo della rivoluzione dell’IA, ha subito il contraccolpo, perdendo il 17% in un solo giorno. Di conseguenza, i fondi e gli ETF con un’esposizione a Nvidia sono stati colpiti lunedì 27 gennaio.

I fondi aperti hanno registrato perdite superiori all’8%, mentre alcuni ETF hanno subito cali molto più pesanti, con uno a leva su Nvidia che ha perso il 51%.

Contabilità

Buste paga

 

Gli ETF su Nvidia in forte calo a causa di DeepSeek

Tra tutti gli ETF disponibili per la vendita agli investitori europei, le perdite maggiori sono state registrate dagli ETF che utilizzano i derivati per fornire un’esposizione a leva a un titolo o a un settore, con rendimenti compresi tra -19% e -51%. In questo caso, i due peggiori performer offrono un’esposizione potenziata a Nvidia, moltiplicando i rendimenti di due e tre volte. Ciò significa che quando il prezzo delle azioni di Nvidia sale, gli ETF ottengono un guadagno doppio o triplo, ma durante una correzione del mercato come quella appena vista, le perdite sono due o tre volte superiori.

Leverage Shares 3x NVIDIA ETP Secs 3NVD, il peggior performer di lunedì 27 gennaio, è sceso del 51,15%, triplicando la perdita giornaliera di Nvidia (-17%). L’ETF, comunque, ha una performance del 462,28% annualizzato a due anni, sulla scia dell’impennata delle azioni Nvidia nel periodo.

Gli investitori devono essere consapevoli che i prodotti a leva come questo non sono intesi come investimenti buy-and-hold e sono considerati ad altissimo rischio per il retail. Nel documento informativo chiave (KID) di Leverage Shares 3x NVIDIA ETP c’è scritto che il periodo di detenzione raccomandato è di un giorno a causa dell’effetto compounding, che può avere un impatto positivo o negativo sul rendimento del prodotto, ma tende ad avere un impatto negativo quanto più alta è la volatilità dell’asset di riferimento.

Colpiti anche gli ETF su criptovalute

Oltre a Nvidia, l’elenco presenta ETF con esposizione a leva ad Arm ARM e Advanced Micro Devices AMD, oltre a una più ampia esposizione alla leva finanziaria in settori come i semiconduttori e la tecnologia.

Due prodotti legati alle criptovalute sono stati particolarmente penalizzati: Leverage Shares 3x Long Coinbase (COIN) ETP Securities 3CON e GraniteShares 3x Long Coinbase Daily ETP 3CLO. Entrambi offrono un rendimento tre volte superiore a quello di Coinbase COIN, il portafoglio e la piattaforma di trading sulle criptovalute.

Anche le criptovalute hanno reagito negativamente alla notizia di DeepSeek; il bitcoin è sceso inizialmente da circa 105.000 a 98.000 dollari, ma ha poi recuperato terreno ed è tornato sopra la soglia dei 100.000 dollari.

Restringendo la selezione degli ETF a quelli con asset superiori a 50 milioni di euro, troviamo un mix più ampio di prodotti legati alle criptovalute, come quelli su blockchain ed ethereum, e sulle fonti energetiche alternative come l’uranio, il nucleare e l’idrogeno, oltre che sui semiconduttori.

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Tuttavia, le perdite sono state in gran parte più contenute. Il secondo peggior performer, VanEck Crypto & Blockchain Innovators ETF DAPP, è sceso del 14,05% in un giorno.

L’ETF più grande della lista, il VanEck Semiconductor ETF con rating Bronze VVSM, ha un rendimento annualizzato a due anni del 35,71%. Il 27 gennaio l’ETF è sceso dell’8,59%.

Dan Kemp, Chief Investment Officer di Morningstar, sostiene che il calo del prezzo delle criptovalute di questa settimana evidenzia la volatilità intrinseca di questa asset class.

“Poiché le criptovalute non hanno un valore intrinseco, il loro prezzo non è ancorato a un flusso di cash flow futuri come per gli asset tradizionali, ma è invece un puro riflesso del sentimento del mercato. Dobbiamo quindi aspettarci ampie oscillazioni nel prezzo di questi strumenti.

“L’uso dei chip Nvidia nel mining di bitcoin potrebbe essere stato un ulteriore fattore del calo, poiché le innovazioni nell’IA rivelate dal modello R1 di DeepSeek potrebbero ridurre la domanda di chip Nvidia e potenzialmente abbassare il costo del mining di bitcoin.

Passando ai fondi aperti, il comparto con la perdita maggiore il 27 gennaio è stato Polar Capital Smart Energy. Il fondo da 221 milioni di euro, che ha un Morningstar Medalist Rating di Silver, ha perso l’8,26% in un solo giorno. Parte del calo può essere attribuito alla sua partecipazione del 4,9% nel titolo statunitense dei semiconduttori Broadcom AVGO, la seconda maggiore partecipazione del fondo, che è scesa di circa il 15% in seguito alla notizia di DeepSeek.

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Il fondo Polar Capital è uno dei tre che troviamo in classifica appartenenti ai settori delle energie alternative o dell’ecologia. Gli altri sono PGIM Jennison Carbon Solutions Equity e Quaero Capital Accesible Clean Energy.

Cinque dei fondi presenti nella classifica sono tecnologici puri, con Franklin Intelligent Machines che ha perso di più (-7,85%). Il popolare fondo con rating Silver Polar Capital Global Technology ha perso il 7% in un solo giorno. Tuttavia, il suo track record vanta un rendimento annualizzato a cinque anni del 15,52%.

L’autore o gli autori possiedono posizioni in alcuni titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.



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CALCIO Saverio Sticchi Damiani “Con la cessione di Dorgu si creano le basi per il futuro del Lecce” A conclusione della sessione di calcio mercato in cui per il Lecce si è registrata la cessione più lucrosa della sua ormai centenaria storia la società ha indetto una conferenza stampa nel corso della quale ha preo la parola prima di il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, ed anche per lui nel corso degli ultimi giorni, per la precisione a Parma, dobbiamo registrare un primato storico: Sticchi Damiani ha infatti superato per vittorie conquiste nel massimo campionato italiano, dopo quella di parta sono 31, sia Mario Moroni (30) che Franco Jurlano (29). “Volevo fare il punto sullo stato di salute del club, parlando soprattutto di numeri, debiti, verità. Chiedetemi pure tutto su qualsiasi cosa non sono chiaro, la nostra trasparenza è massima. C’è quest’idea che si dà un messaggio e se ne cela un altro, cosa sbagliatissima. 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Prendiamo ad esempio Gendrey, perché giocatori così li puoi avere a zero come fatto da noi se poi fai degli accordi come riconoscere percentuali future al club che te lo cede ma anche agli intermediari che possono aver favorito la trattativa. Sono tanti gli aspetti da prendere in considerazione. Poi non dimentichiamo che ci troviamo in una Serie A complicatissima, con di fronte club che investono cifre importanti come Como, Parma e non solo. Non dimentichiamo che si è parlato tanto di fair play finanziario, un tetto che noi ci siamo auto imposti perché è importante per stare in salute come club. Siamo stati criticati perché parliamo del centro sportivo magari dopo una sconfitta. Non dobbiamo farci trascinare dal risultato del momento, un club come il nostro deve convivere con la sconfitta. Non dobbiamo fermarci all’oggi, serve visione a lungo termine. Non so perché il centro sportivo sia stato preso in antipatia da alcuni, io non mi stancherò mai di sottolineare invece l’importanza di alcune cose perché sono sintomo di salute e lungimiranza. Il centro sportivo ti porta meno infortuni, quindi punti. E’ importante e non dobbiamo farci prendere troppo dalle difficoltà del momento”.