Cuneo imprese: anno complesso, ma il sistema è solido e continua a investire

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Si raffredda la fiducia tra le aziende cuneesi, ma non la determinazione a rispondere alle sollecitazioni di un contesto globale incerto e complesso. Lo rileva l’indagine di previsione per il primo trimestre 2025, redatta dal Centro di Studi Confindustria Cuneo. Per l’occasione sono state intervistate 300 aziende manifatturiere e dei servizi. I risultati mostrano come le aspettative cuneesi siano in linea con quanto si verifica a livello regionale e riflettano la complessità dello scenario economico nazionale e internazionale.

I dati

Se da un lato l’indagine ha registrato una previsione di cautela, dall’altro emerge la fotografia di un sistema industriale solido e capace di reagire e guardare oltre le complessità. Tengono infatti il passo gli investimenti nei programmi di oltre i tre quarti delle imprese manifatturiere cuneesi intervistate.

Va nella stessa direzione l’indice di utilizzo di impianti e risorse, che si attesta al 77,2%, al di sopra del livello del ciclo economico normale.

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Nicola Calvano, Policy advisor and Liaison officer-International & European affairs

 

Restano negative, anche se in ripresa, le esportazioni, condizionate da uno scenario di preoccupazione per la domanda globale e dalle reazioni conseguenti all’esito delle elezioni americane (-4,8%, ma migliora rispetto al precedente -9,4%).

Nonostante un ciclo economico dal passo incerto, il mercato del lavoro è ancora in tenuta, con aspettative positive sui livelli occupazionali, anche se più contenute: il 12,2% del campione pronostica un incremento dell’organico contro l’8,1% che immagina una diminuzione. In parallelo, cresce al 9,9% (7,3% nel quarto trimestre 2024) la previsione di ricorso alla cassa integrazione (Cig). Aumenta inoltre il numero di aziende che teme un incremento dei costi di energia, materie prime, trasporti e logistica.


Giuliana Cirio, Direttore Confindustria Cuneo

 

In questo quadro non va inoltre trascurato l’impatto delle “nuove transizioni”, come racconta Giuliana Cirio, Direttore generale Confindustria Cuneo: «Mettendo a frutto le transizioni legate all’intelligenza artificiale, da adottare in modo etico e responsabile, e alla sostenibilità ambientale, si potranno favorire nuovi investimenti, anche per istruzione e ricerca. Il nostro Paese ne è drammaticamente carente, in un’Europa altrettanto drammaticamente in ritardo. Il tempo stringe, ma i capitali e le soluzioni sono a portata di mano, così come la determinazione e la consapevolezza delle nostre aziende».

I singoli settori

La metalmeccanica rimane orientata alla prudenza, mentre sono complessivamente favorevoli, seppure in contrazione, le indicazioni del comparto alimentare. Il clima tra le imprese di edilizia e indotto inizia a risentire del venire meno degli effetti del Superbonus. Rimangono favorevoli le attese nel comparto della chimica e gomma-plastica, debole invece la fiducia del settore cartario-grafico. Recuperano le prospettive delle imprese manifatturiere varie, mentre continua a essere in calo il clima di opinione delle realtà attive nell’estrazione e nella lavorazione di minerali non metalliferi.

I servizi proseguono la crescita avviata dopo la pandemia. Tolto il saldo sulle vendite all’estero, che è pari a zero, gli altri indicatori anticipatori sono positivi. Il saldo relativo ai livelli di attività sale dal 7,2% al 9,4%. Sale all’1,2% la quota di aziende dei servizi che prevedono il ricorso alla Cig.

La propensione a investire cede 1,8 punti, con il 19,3% delle imprese che pianifica investimenti di una certa entità. A livello settoriale, si mantengono espansive le attese nel terziario innovativo; si consolida il sentiment del comparto trasporti e logistica; le aziende dei servizi vari esprimono valutazioni favorevoli su livello di attività e nuovi ordini; restano improntate al pessimismo le aspettative tra le aziende dei servizi commerciali e turistici, anche se nessuna impresa del settore intende ricorrere agli ammortizzatori sociali; si indebolisce, infine, la fiducia tra le realtà delle utilities.


Mariano Costamagna, Presidente Confindustria Cuneo

 

“All’interno di questo contesto complesso”, ha commentato il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna, “il sistema industriale cuneese si conferma solido. Gli investimenti restano il motore per alimentare crescita e innovazione e il territorio mostra vitalità, con livelli occupazionali stabili, esportazioni in ripresa e servizi sempre espansivi. Anche nei momenti di incertezza, le aziende della provincia di Cuneo sanno trasformare le sfide in opportunità, rafforzando il loro ruolo strategico nello sviluppo economico e sociale del territorio”.

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