Approvazione del decreto Coesione: nuove misure per il mercato del lavoro
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Coesione, introducendo importanti misure volte a rafforzare il mercato del lavoro. Tra queste, spiccano incentivi significativi per le assunzioni di giovani e donne, nonché sostegni per le grandi imprese in difficoltà, sempre nel rispetto delle normative europee.
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Dettagli sulle misure approvate
Il decreto prevede diverse azioni per stimolare l’occupazione e sostenere l’economia:
- Esonero dai contributi previdenziali: per le assunzioni di giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato, è previsto un esonero totale dal versamento dei contributi a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro mensili per 24 mesi. Per le lavoratrici svantaggiate di tutte le età, l’esonero può arrivare fino a 650 euro mensili.
- Bonus Zes nel Mezzogiorno: per promuovere l’occupazione nelle Zone Economiche Speciali del Sud Italia, è stato introdotto uno sgravio contributivo del 100% per un massimo di due anni, con un limite di 650 euro per ogni lavoratore assunto, applicabile alle aziende con fino a 15 dipendenti.
- Incentivi all’autoimpiego: il governo ha lanciato un voucher fino a 30mila euro per l’acquisto di beni necessari all’avvio di un’attività, che aumenta a 40mila euro per beni digitali o per il risparmio energetico. Inoltre, sono disponibili contributi a fondo perduto fino al 75% per spese fino a 120mila euro, aumentando nel Centro e Sud Italia.
- Supporto alle imprese giovani nei settori digitali e green: sono previste decontribuzioni totali per un triennio, con un massimo di 800 euro mensili, per le imprese guidate da under 35 attive nei settori del digitale e della transizione ecologica.
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Ulteriori misure fiscali e incentivi
Il decreto fiscale collegato prevede ulteriori misure, tra cui:
- Bonus di 100 euro: nel 2025, sarà erogato un bonus di 100 euro ai genitori con redditi da lavoro dipendente non superiori a 28mila euro e con figli a carico. Questo bonus è pensato per supportare le famiglie in difficoltà economica.
- Aggregazioni tra studi professionali: è stata approvata una norma che favorisce la neutralità fiscale per incentivare le aggregazioni tra studi di professionisti, facilitando così la collaborazione e l’ottimizzazione delle risorse.
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Stop ai contributi per due anni per specifiche categorie
Il decreto stabilisce che non saranno dovuti contributi previdenziali per l’assunzione di giovani, donne e disoccupati da più di 24 mesi. In particolare, per i giovani sotto i 35 anni, l’esonero dal pagamento dei contributi è totale fino a un massimo di 500 euro mensili per due anni. Per le donne, l’esonero può raggiungere i 650 euro mensili, con un periodo massimo di 24 mesi.
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