E’ iniziato nella giornata di ieri il processo nei confronti di ben 98 persone, tutte accusate di aver ricevuto dei falsi vaccini covid durante il periodo della pandemia. La notizia è riportata in queste ore dalle principali testate online, a cominciare da Il Resto del Carlino, che precisa che le accuse nei confronti dei 98 è quella di falso in concorso e sono tutti personaggi legati a Mauro Passarini, 67enne medico di base, nonché ginecologo, che operava in quel di Marina di Ravenna, già condannato in passato sempre per false iniezioni di covid, peculato ed evasione, essendo lo stesso condannato ai domiciliari ma avendo violato la reclusione uscendo a parlare con un giornalista il 17 novembre di 4 anni fa.
I 98 imputati sono tutti pazienti che si erano rivolti appunto a Mauro Passarini per il vaccino covid e ottenere il green pass: di fatto era tutto registrato ma il vaccino non era stato somministrato (oppure in maniera errata), un escamotage per risultare appunto vaccinati e poter circolare ovunque, in un periodo in cui invece vigevano diverse restrizioni nei confronti di chi avevano deciso di non vaccinarsi.
FALSI VACCINI COVID, LA FIGURA DEL DOTTOR MAURO PASSARINI
La prossima udienza si terrà ad aprile, quando verranno sentiti i primi due testi di Angela Scorza, il pubblico ministero, e come detto sopra aprirà le porte ad un processo che vedrà ancora una volta sullo sfondo la figura di Mauro Passarini, arrestato il 10 novembre del 2021, quattro anni fa.
Il 67enne era stato incarcerato dopo di che rimesso in libertà ma ai domiciliari, e quindi totalmente libero. In quel caso le indagini avevano coinvolto ben 226 pazienti, tutti accusati di falso in corso, di cui 24 condannati a pene comprese fra gli 8 e 12 mesi, mentre altri 17 erano stato prosciolti, e 98 erano stati rinviati a giudizio, quelli per cui si è aperto il processo nella giornata di ieri.
FALSI VACCINI COVID, LE CONDANNE DEL PRIMO “PROCESSO”
La restante parte del gruppo, ricorda ancora Il Resto del Carlino, aveva deciso di patteggiare delle pene fra i cinque mesi e i sei mesi e 20 giorni, che poi erano state convertite in delle somme di denaro da pagare da un minimo di 800 euro ad un massimo di 2.100.
Ovviamente i 98 finiti a processo sperano di uscirne puliti, ma vedendo le precedenti condanne tutto può succedere, visto che fra le stesse figura anche una a nove mesi, con pena sospesa, per un personaggio di spicco, leggasi il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alberto Ferrero, coordinatore provinciale dello stesso partito, che ha comunque presentato ricorso in Appello, convinto di essere dalla parte del giusto. Riccardo Cattelino, “guaritore” di Padova, era stato invece quello che aveva ricevuto la condanna più alta, leggasi un anno di carcere, e considerato una sorta di tramite fra il medico Passarini e alcuni personaggi no vax, che erano quindi contrari al vaccino covid, del nord Italia.
FALSI VACCINI COVID, COME ERA NATA L’INCHIESTA
L’inchiesta era nata dopo che una vaccinazione era risultata essere finta, avvenuta tra l’altro su una minorenne proprio in un laboratorio di Marina di Ravenna. A scoprire la falsa vaccinazione era stata la madre della stessa giovane, che aveva presentato un esposto: la ragazzina era di Belluno e il padre, no vax, l’aveva accompagnata fino a Ravenna per vaccinarsi, un comportamento un po’ sospetto.
Erano così scattate le prime indagini dopo di che erano state sequestrate 13 fiale del vaccino Pfizer trovate nel laboratorio di Passarini, che risultavano essere compromesse in quanto non erano state conservate con i giusti crismi. Di fatto era emerso che le vaccinazioni, nonostante venissero registrate, non erano state effettuate o fatte con dosi molto diluite, quindi annullando gli effetti del vaccino. Fra gli imputati vi sono anche dei medici e degli infermieri, per una vicenda decisamente spinosa: vedremo come si concluderà.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link