In questi giorni sono scattati i pagamenti della mensilità di febbraio dell’Assegno Unico Universale: le date e gli importi aggiornati.
L’Inps ha fornito nuove indicazioni relative all’Assegno Unico Universale, il contributo introdotto ormai da alcuni anni e riservato ai nuclei familiari con figli a carico disabili o sino al compimento del 21esimo anno di età.
Nello specifico, attraverso una circolare, l’Istituto di previdenza sociale ha ufficializzato gli aumenti previsti per la misura per effetto della rivalutazione che tiene conto del tasso di inflazione accertato dall’Istat per il 2024 (0,8%). Proprio in questi giorni, è partita l’erogazione degli importi relativi alla mensilità di febbraio, che, come sempre, verrà suddivisa in due differenti tranche. Già a febbraio, ma solo per chi ha provveduto a rinnovare l’Isee, arriveranno le cifre aggiornate.
Assegno Unico Universale, le date di pagamento di febbraio 2025
In questi giorni, milioni di famiglie riceveranno la seconda mensilità dell’anno dell’Assegno Unico Universale. I pagamenti, come sempre, verranno erogati in due distinti periodi che tengono conto della presentazione della domanda.
I primi pagamenti, riservati ai beneficiari che hanno già ricevuto almeno una mensilità e non hanno comunicato all’Inps variazioni durante il mese di gennaio, verranno effettuati nelle seguenti giornate: lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 19. Chi, invece, ha presentato domanda o comunicato variazioni del nucleo familiare o della situazione economica dovrà attendere qualche giorno ancora: i pagamenti arriveranno nell’ultima settimana del mese, tra il 26 ed il 27 febbraio.
Aumenti, le tabelle dell’Inps
Sono stati già ufficializzati, attraverso la circolare numero 33/2025 dell’Inps, i nuovi importi del contributo che, come le pensioni e le altre prestazioni assistenziali, sono stati aggiornati dello 0,8%, il tasso di inflazione accertato dall’Istat per il 2024.
In particolare, l’importo minimo dell’Assegno Unico sale da 57 a 57,50 euro, mentre quello massimo erogabile da 199,40 a 201 euro. Aggiornate anche le varie maggiorazioni che, come prevede la normativa di riferimento, vengono riconosciute in determinati casi ai percettori della misura, ad esempio alle madri sotto i 21 anni di età e ai nuclei familiari con entrambi i genitori lavoratori.
L’Inps ha anche aggiornato le soglie Isee per determinare le somme spettanti. Nel dettaglio, il massimo erogabile sarà riconosciuto alle famiglie con redditi non oltre la soglia dei 17.227,33 euro, mentre chi non presenta l’Isee o ha una soglia superiore ai 45.574,96 euro riceverà il minimo previsto.
Fondamentale aggiornare l’Isee
Gli importi aggiornati arriveranno già con la mensilità di febbraio, ma è necessario aver presentato l’Isee valido per il 2025 entro e non oltre il 30 gennaio scorso. Per presentare la certificazione e ricevere le somme rivalutate ci sarà tempo sino al 30 giugno 2025. Rispettando tale scadenza, i beneficiari riceveranno le mensilità arretrate con i pagamenti successivi, mentre in caso contrario verrà erogata la cifra minima come previsto per chi non presenta l’Isee.
Non è, invece, necessario presentare una nuova domanda per chi ha già usufruito nei mesi precedenti della misura. In questo caso è sufficiente aggiornare l’Isee.
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