Uniti nella propria unicità: la nuova campagna del “World cancer day” mette al centro la persona

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Il 4 febbraio ricorre la Giornata mondiale contro il cancro, promossa dalla Uicc – Union for International Cancer Control – e sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), giunta quest’anno al venticinquesimo anniversario. Un’iniziativa che rappresenta un’occasione per riflettere sull’impatto dei tumori a livello globale e sensibilizzare sulla necessità di un’efficace prevenzione, di diagnosi precoce e della cura della persona, tenendo conto degli aspetti psicologici, emozionali e sociali legati alla malattia.

La persona oltre il paziente

Il tema della campagna 2025-2027 è “United by Unique”, ovvero “Uniti nella propria unicità”. Dietro ogni diagnosi di cancro c’è una storia unica: storie di dolore, resilienza, guarigione, e molto altro. È per questo che un approccio incentrato sulla persona, che integri pienamente le esigenze di ogni individuo, porta ai migliori risultati possibili nella cura del tumore. “La nuova dimensione della cura del cancro è la cosiddetta ‘people-centred care’ che si focalizza a 360 gradi sulla persona colpita dalla malattia, coinvolgendo nel percorso assistenziale anche i familiari e l’intera comunità che circonda il paziente” spiega Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in occasione del convegno nazionale sul World Cancer Day. “Questo approccio ha le potenzialità per migliorare i risultati clinici e la qualità di vita, con un uso più efficiente delle risorse e una riduzione dei costi dell’assistenza”.

L’importanza della prevenzione

Un fattore spesso sottovalutato è l’importanza della prevenzione, che permetterebbe di evitare, secondo gli esperti, circa un tumore su tre. “Serve più impegno per sensibilizzare tutti i cittadini, soprattutto le persone che non adottano stili di vita sani”, afferma Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom. Il rapporto tra abitudini sbagliate e incidenza tumorale è evidente: il consumo di alcol è correlato a sette tipi di cancro, l’obesità a dodici, mentre il fumo è responsabile di circa un quarto dei decessi oncologici a livello globale. Ciononostante nel nostro Paese solo il 43% delle persone in sovrappeso riceve indicazioni per perdere peso da parte dei medici, a meno di 5 fumatori su 10 viene rivolto il consiglio di smettere di fumare; solo al 7% dei consumatori di alcol viene raccomandato di non bere e solo al 30% dei sedentari viene consigliata una regolare attività fisica. Per questo, secondo Cinieri, è necessario promuovere campagne mirate e una maggiore attenzione da parte dei medici volte a far sì che le persone adottino consapevolmente uno stile di vita sano e attivo, a tutte le età.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Il ruolo delle diseguaglianze socio-economiche

“La people-centred care deve anche considerare il contesto socio-economico di ogni paziente”, prosegue Cinieri. “Ad esempio, il fumo di sigaretta, la sedentarietà e l’eccesso ponderale sono più diffusi fra le persone con difficoltà economiche e un basso livello di istruzione. È già stato dimostrato che i problemi di natura finanziaria determinano una riduzione della sopravvivenza dei pazienti oncologici, con un rischio di morte più alto del 20%, anche in un servizio sanitario universalistico come il nostro”. Un tema rilevante che sottolinea quanto le differenze economiche e sociali incidano non solo sui fattori di rischio, ma anche sull’accesso alla diagnosi e alla cura del cancro: elementi che combinandosi tra loro danno origine alla cosiddetta tossicità finanziaria, ossia la difficoltà economica che può emergere, o peggiorare, conseguentemente a una diagnosi oncologica. Un problema al quale, nel contesto italiano, concorrono anche particolari debolezze del nostro Paese: dal ricorso sempre più frequente alla sanità privata ai trasferimenti di regione in regione per sottoporsi a cure e soprattutto a interventi chirurgici, per via delle inefficienze del servizio sanitario pubblico. Emerge dunque nitidamente l’importanza di ampliare le strategie di prevenzione includendo misure per ridurre le barriere economiche alla salute; perché il diritto alla salute non sia mera retorica ma sempre più un diritto di tutti e realmente accessibile all’intera popolazione.

a.i.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link