Un tribunale speciale giudicherà Putin per i “crimini di aggressione” contro l’Ucraina

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Una coalizione di 38 Paesi, tra cui tutti i membri dell’Unione Europea, è al lavoro per istituire un tribunale speciale che giudichi la Russia per il crimine di aggressione commesso contro l’Ucraina, riconoscendo così la responsabilità del presidente Vladimir Putin e dei suoi alti funzionari per l’invasione su larga scala iniziata nel febbraio 2022. Gli esperti legali della Commissione europea, del Servizio europeo per l’azione esterna, del Consiglio d’Europa, dell’Ucraina e di 37 Stati hanno inoltre definito gli elementi chiave della “bozza di Statuto Schuman”, il testo giuridico fondamentale che regolerà il funzionamento del Tribunale speciale. Una volta operativo, il Tribunale avrà il potere di chiamare a rispondere i leader politici e militari russi per il crimine di aggressione.

Putin perseguito per crimini di aggressione

Il tribunale perseguirà i leader politici e militari della Russia, compreso Putin, e sarà istituito nell’ambito del Consiglio d’Europa, un’organizzazione per i diritti umani che non fa parte delle istituzioni dell’Unione Europea. Putin e i leader militari russi saranno perseguiti per il crimine di aggressione, che implica azioni come invasioni o annessioni, colpisce chi detiene il controllo dello Stato aggressore. Per aggressione si intende un’invasione, un’occupazione, un’annessione, un blocco dei porti o qualsiasi altra azione che implichi l’uso delle armi da parte di uno Stato contro un altro.

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Non è tuttavia un processo immediato. Il segretario generale del Consiglio d’Europa, Alain Berset, ha dichiarato che l’istituzione sarà “pronta ad agire” una volta che il mandato sarà approvato a livello politico tra i 27 paesi membri. La creazione del tribunale ad hoc potrebbe essere completata entro l’anno, con l’obiettivo di agire rapidamente per evitare l’impunità del leader del Cremlino.

“Una volta che il tribunale speciale sarà operativo, le autorità ucraine saranno in grado di trasferire le indagini e le azioni penali nazionali in corso relative al crimine di aggressione al procuratore del tribunale speciale. E in questo processo, l’Ucraina invierà anche prove pertinenti al tribunale, comprese le informazioni raccolte dall’International Centre for the Prosecution of the Crime of Aggression”, ha affermato Michael McGrath, Commissario europeo per la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori.

Il nodo rappresentato dalla Corte penale internazionale

L’istituzione di tale tribunale colmerebbe la grave lacuna esistente nell’attuale assetto istituzionale della giustizia penale internazionale oltre a integrare gli sforzi investigativi della Corte penale internazionale, che attualmente non può indagare sul crimine di aggressione contro l’Ucraina. L’idea di una Corte con questa mandato, sostenuta con forza dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mira quindi a riconoscere la responsabilità di Putin per l’invasione russa. Questo perché secondo il diritto internazionale, i capi di Stato godono di immunità giudiziaria, e un processo in contumacia potrebbe essere considerato illegittimo. Il nodo si è intricato per i limiti della Corte penale internazionale che ha certamente  giurisdizione sui crimini di aggressione, ma solo per i Paesi firmatari dello Statuto di Roma. Poiché Russia, Stati Uniti e Cina non lo hanno ratificato, i leader di questi paesi non possono essere giudicati da questa corte. La creazione del tribunale si era bloccata per la questione dell’immunità per il leader russo, ma ora sembra vicina a concretizzarsi. 

L’Alta rappresentante per la politica estera dell’UE, Kaja Kallas, ha sottolineato l’importanza di perseguire questo crimine, dichiarando che nessuno nella leadership russa è intoccabile. Nel frattempo, la Commissione europea ha raccomandato al Consiglio dell’UE di avviare negoziati per creare una Commissione per i reclami internazionali per l’Ucraina. La commissione avrà il compito di esaminare, valutare e decidere sui reclami ammissibili riguardo ai danni causati dalla guerra, stabilendo gli importi dei risarcimenti da pagare per ogni caso specifico.



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