RIMINI, 05 FEB – Vasta operazione antidroga condotta dal comando provinciale dei Carabinieri di Rimini nei territori di Rimini, Bologna, Campobasso, Cagliari, Forlì-Cesena, Imperia, Milano, Monza, Parma, Piacenza, Pesaro e Ravenna, con il supporto dei reparti territorialmente competenti. Oltre 200 militari, impegnati stamattina nell’esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dalla gip Raffaella Ceccarelli su richiesta del sostituto procuratore di Rimini Davide Ercolani, nei confronti di 39 indagati. I militari hanno individuato due distinti gruppi attivi nel traffico di quantitĂ ingenti di stupefacenti e in furti in abitazione. Individuati anche gli autori di una rapina fatta in Riviera. Duecentocinquanta chili di cocaina sequestrati, decine quelli di hashish.
IL CASO – Uno dei gruppi indagati nella vasta operazione antidroga dei carabinieri di Rimini potrebbe essere implicato nel furto in casa di Pierina Paganelli avvenuto lo scorso 29 dicembre. Questa una delle ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Tra i vari furti che per gli inquirenti sarebbero stati messi a segno da parte degli indagati ci potrebbe essere anche quello nell’appartamento ancora sotto sequestro della donna uccisa in via del Ciclamino a Rimini, il 3 ottobre del 2023. I ladri in casa di Pierina erano entrati dalla finestra del balcone e dopo aver smurato una piccola cassaforte erano usciti dalla porta principale rompendo i sigilli della Polizia di Stato. Poi la cassaforte aperta era stata rivenuta in un campo nei pressi di via Del Ciclamino.
L’INCHIESTA – Sono stati definiti “imprenditori del crimine” che investivano in droga i proventi dei furti in abitazione. Dal mese di novembre ne avrebbero messi a segno almeno uno al giorno nella sola provincia di Rimini, ma il pericolo maggiore, secondo gli inquirenti, era rappresentato dalla potenzialitĂ lesiva degli indagati, in totale 61, che – pur non avendole mai usate – avevano a disposizione tantissime armi, un arsenale tra fucili e pistole. All’alba i Carabinieri del comando provinciale di Rimini hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari, emesse dalla gip Raffaella Ceccarelli su richiesta della Procura della Repubblica di Rimini, nei confronti di 39 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, furti in abitazione, traffico, detenzione e spaccio di quantitĂ ingenti di stupefacenti, in particolare cocaina. Le misure cautelari in carcere eseguite oggi sono state 26 tra cui quella di un appuntato scelto dei carabinieri di Rimini, (tre quelle ai domiciliari relative tutte a donne tra cui la moglie del carabiniere). Per 12 destinatari di misura è previsto l’interrogatorio preventivo prima dell’esecuzione del provvedimento. Le attuali misure si aggiungono a quelle eseguite nel corso dell’indagine partita a marzo del 2024, per un totale di 61 persone arrestate. I provvedimenti sono stati eseguiti, oltre che nella provincia di Rimini, anche in quelle di Bologna, Campobasso, Cagliari, Forlì-Cesena, Imperia, Milano, Monza, Parma, Piacenza, Pesaro e Ravenna, con il supporto di militari dei locali comandi provinciali, dei reparti anticrimine di Bologna e Padova, della componente aerea del 13/mo Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì, dei nucleo carabinieri Cinofili di Pesaro e delle Polizie Locali di Rimini e Riccione.
Da segnalare nel corso dell’indagine la cattura, avvenuta a Piacenza a dicembre di un pericoloso latitante, ricercato per reati contro il patrimonio e la persona che, con false generalitĂ , aveva trovato rifugio nella cittĂ emiliana nell’attesa di trasferirsi all’estero: il 36enne arrestato era stato trovato in possesso di numerosi preziosi ed oltre 100 grammi di oro. Anche le catture eseguite solo pochi giorni fa a Rimini, il 19 gennaio, hanno portato all’arresto di quattro cittadini albanesi, al sequestro di oltre 750 grammi di cocaina, gioielli, orologi e capi griffati per decine e decine di migliaia di euro e soprattutto al rinvenimento di 6 armi corte da fuoco (tre revolver e tre pistole semiautomatiche) e quattro fucili. I riscontri effettuati in relazione ai furti in appartamento consumati hanno portato al recupero di ingente refurtiva sequestrata nei porti di Bari, Ancona e in quello di Durazzo, risultati ottenuti con sinergica collaborazione fornita anche delle altre forze di polizia nazionali e albanese operante negli scali, con il concorso delle due Agenzie delle dogane, della direzione centrale per i servizi antidroga e il contributo di appartenenti allo Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) dislocati all’estero. Durante l’esecuzione odierna dei provvedimenti restrittivi sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, altri due soggetti, uno di nazionalitĂ albanese e una donna marocchina, trovati in possesso di oltre un chilogrammo di cocaina. Nell’occasione l’uomo opponeva resistenza all’arresto procurando gravi lesioni ad uno degli operanti.
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