Terremoto Turchia-Siria: due anni dopo 

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Nel febbraio 2023 due fortissimi terremoti e diverse scosse di assestamento hanno colpito la Turchia e la Siria, uccidendo oltre 56.000 persone e provocando lo sfollamento di milioni di altre. Sono stati coinvolti circa 6,2 milioni di bambine e bambini.

Dopo due anni da quel tragico evento che ha scosso la vita della popolazione, un bambino su 4 sfollato deve ancora tornare a casa in Turchia, mentre in Siria, nonostante l’ottimismo derivante dalla recente transizione al governo, la situazione rimane instabile e sono emersi nuovi bisogni mentre gli effetti del terremoto persistono.

Terremoto Turchia-Siria: la situazione oggi

Sono trascorsi due anni, ma i bambini e le loro famiglie colpiti stanno ancora ricostruendo le loro vite. I terremoti in Turchia e Siria non hanno distrutto solo le case ma tutto ciò che questi bambini conoscevano una volta: scuole, vita comunitaria e ogni senso di stabilità.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Un bambino su quattro che ha perso la casa a causa del terremoto in Turchia di due anni fa rimane in rifugi temporanei come i container, mentre l’accesso ai beni di prima necessità e ai servizi come l’istruzione rimane una sfida.

La situazione in Turchia e il supporto ai bambini

In Turchia, a due anni di distanza dal terremoto del 2023, circa 538.000 dei 2,4 milioni di sfollati, tra cui circa 150.000 bambini, devono ancora tornare a casa. Non dobbiamo dimenticare le popolazioni colpite, molte famiglie vivono in campi costituiti da container prefabbricati di circa due metri per otto, spesso condividendo servizi igienici e cucine. Secondo il governo, nell’area colpita del terremoto sono state distrutte circa 680.000 case, ma a dicembre 2024 meno di un quarto delle case necessarie era stato ricostruito.

“Quando arriva il furgone mobile, mi sento davvero bene.” si è rivolta a noi così la piccola Nida, una bambina di 8 anni che vive con la sua famiglia a Hatay, nel Sud-Est della Turchia, in una città container dopo che il terremoto ha danneggiato l’abitazione della sua famiglia. Nonostante tutte le difficoltà di vivere in un insediamento temporaneo, Nida riesce a tranquillizzarsi e a trovare sollievo, alla vista del nostro furgone, poiché riconosce che sono in arrivo momenti di gioia grazie alle attività di supporto psicosociale rivolte ai bambini colpiti.

Anche Alper, 9 anni, vive in un container prefabbricato a Hatay dopo che la sua casa è stata distrutta dal terremoto. Dopo il terremoto ha iniziato a frequentare una scuola che era stata solo leggermente danneggiata, ma è diventata sovraffollata poiché gli studenti delle scuole più colpite sono stati trasferiti lì. Ora frequenta un nostro spazio didattico temporaneo ospitato in un container. Le aule container sono state inizialmente una nuova esperienza per Alper ma presto sono diventate un luogo in cui sentirsi a proprio agio. “La scuola per me significa divertirsi, imparare e giocare. Svolgo attività con i miei amici e studio con gli insegnanti”, ha detto Alper.

La situazione in Siria

In Siria, già prima del terremoto, quasi 3 milioni di bambini erano stati costretti a lasciare le proprie case e a sfollare. In più, lo scorso anno, l’escalation di violenza nel Nord della Siria ha costretto un altro milione di persone, più della metà delle quali bambini, ad abbandonare le proprie case e circa mezzo milione rimangono ancora sfollati. Molti degli sfollati provenivano da Aleppo e Idlib, anch’esse duramente colpite dal terremoto del 2023.   
L’anno scorso 16,7 milioni di persone avevano bisogno di aiuti umanitari, un numero mai registrato dall’inizio del conflitto nel 2011. Leggi il nostro approfondimento su Cosa sta succedendo in Siria: il conflitto e la situazione oggi. 

“I bambini in Siria sono ancora scossi dagli effetti del terremoto che ha portato via le loro case, scuole e centri sanitari, ma la continua sofferenza umanitaria dei bambini è stata quasi implacabile a causa della devastazione economica causata da quasi 14 anni di guerra e dal picco di crisi nel conflitto alla fine dello scorso anno. Mentre le persone in Siria rimangono cautamente ottimiste dopo il recente cambio di governo, i bambini in Siria hanno perso le loro case e il loro senso di sicurezza più e più volte e i bisogni umanitari sono più grandi che mai. I donatori devono aumentare urgentemente i finanziamenti per soddisfare le esigenze esistenti e in evoluzione dei bambini e delle famiglie, aiutando al contempo le famiglie a ricostruire le proprie vite in pace e sicurezza” ha detto Bujar Hoxha, Direttore ad interim della risposta in Siria.

Il nostro intervento in Turchia e Siria

Operiamo in Turchia dal 2013. Quando si è verificato il terremoto, è stata una delle prime organizzazioni a fornire vestiti, acqua e cibo alle famiglie colpite. Abbiamo collaborato con 8 organizzazioni partner turche per sostenere oltre 500.000 persone fino alla fine del 2024. Abbiamo fornito spazi di apprendimento sicuri, materiale scolastico e formazione degli insegnanti, nonché la ricostruzione e il ripristino delle scuole danneggiate o distrutte in coordinamento con le autorità nazionali. Abbiamo anche costruito case, fornito supporto per la salute mentale e distribuito beni di prima necessità.  

Dal 2012 abbiamo sostenuto più di 8,3 milioni di persone in Siria, tra cui 4,8 milioni di bambini. Nel 2024 abbiamo sostenuto oltre 960.000 persone, tra cui più di 520.000 bambini. Lavoriamo sia direttamente che attraverso partner locali in tutta la Siria.

Microcredito

per le aziende

 

Per approfondire, leggi il comunicato stampa.
 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link