FI: DOPO CASO TURSINI RIESPLODE CRISI. DE MATTEIS, “DA SANTANGELO NESSUNA ETICA POLITICA” | Notizie di cronaca

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L’AQUILA – Scoppia il caso politico ed è caos tra gli azzurri al Comune dell’Aquila, a riprova dei pesanti risvolti collegati al licenziamento da parte della Asl 1 di Manuela Tursini, che ha rinunciato ad un posto di dirigente scegliendo di rimanere assessore al Sociale.

Sulla vicenda irrompe il vice segretario provinciale di Forza Italia Giorgio De Matteis, ex consigliere ed assessore regionale, che pone l’accento su tutte le incongruenze all’interno del suo stesso partito, aprendo una crisi che potrebbe influenzare la maggioranza di centrodestra guidata dal meloniano Pierluigi Biondi, regista, insieme a De Matteis, del passaggio in FI di Tursini, per la quale, secondo quanto si è appreso, avrebbe chiesto le dimissioni, invitandola a concentrarsi sul posto di dirigente, Roberto Santangelo.

E in una nota inviata in tarda mattinata, De Matteis non risparmia bordate proprio a Santangelo, assessore regionale al Sociale e alla Cultura e presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, eletto alle Regionali dello scorso marzo con circa 9mila voti, al quale aveva fatto campagna elettorale per poi litigarci furiosamente, e al coordinatore abruzzese di Forza Italia Nazario Pagano.

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Nel mirino di De Matteis, in particolare, le solo annunciate dimissioni da presidente del Consiglio comunale di Santangelo e la sua appartenenza esclusiva a Forza Italia rispetto alla lista civica L’Aquila Futura, con la richiesta di sciogliere la sua civica, e di rinunciare al ruolo di presidente del consiglio, per una questione di “opportunità”.

Civica che i suoi consiglieri hanno lasciato nei mesi scorsi, alla luce della volontà dell’uomo forte della politica aquilana di rimuovere dalla giunta e poi eventualmente anche dal consiglio comunale l’assessore in quota L’Aquila futura, Emanuela Tursini, prima dei non eletti della lista alle comunali del 2022, nominando al suo posto il capogruppo Laura Cococcetta, e facendo entrare a palazzo Margherita il secondo dei non eletti, il fedelissimo Luca Rocci, sia Cococcetta sia l’altro consigliere Guglielmo Santella hanno aderito a Forza Italia.

E così oggi De Matteis scrive nella nota: “Alcuni giorni fa l’assessore Santangelo è stato erroneamente tacciato da qualcuno, di accumulare l’indennità di assessore regionale a quella di presidente del Consiglio comunale, una ipotesi falsa poiché espressamente vietata per legge. In realtà un accumulo però esiste, ed è quello della carica di presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, in quota lista L’Aquila Futura, con quella di assessore regionale in quota Forza Italia. Da qui nasce il vero problema, fatto del rispetto della parola data, del rispetto verso il Consiglio comunale, di un’etica politica che sembra essere scomparsa e di oggettivo danno politico a carico della maggioranza in comune”.

“Roberto Santangelo, dopo la nomina ad assessore nella primavera del 2024, aveva comunicato, una prima volta, al sottoscritto e altre persone che si sarebbe dimesso dal Comune prima dell’estate, a seguire una seconda volta che si sarebbe dimesso dopo la perdonanza e infine una terza volta, in questo caso al sindaco Biondi,  che lo avrebbe fatto dopo l’approvazione del bilancio. Ovviamente per tre volte Santangelo non ha onorato la sua parola come ad oggi è del tutto evidente. Ovviamente a scanso di equivoci le due cariche non sono incompatibili ma è del tutto evidente che restare incollato alla poltrona, dopo aver detto per tre volte che si sarebbe dimesso, pone molti interrogativi”.

“Dovrebbe esistere un’etica della politica per cui non avrebbe neanche dovuto dire mi dimetto per tre volte senza onorare le sue parole, ma avrebbe dovuto farlo a prescindere visto il ruolo che ricopre in Regione. Sottolineo che il sottoscritto, eletto in Regione e nominato assessore, si dimise in meno di un mese dal Consiglio comunale dove ricopriva la carica di capogruppo e ancora Stefania Pezzopane, presidente del Consiglio comunale, all’ atto della sua prima candidatura in Regione si dimise prima di iniziare la campagna elettorale. Una considerazione e un rispetto nei confronti del Consiglio comunale e della città che sfugge completamente ad altri. E ancora sommare queste importanti cariche sembra far pensare ad una ingordigia di potere cosa che dovrebbe essere assolutamente evitata”.

“Mi stupisce non comprenda e non capisca che, chi aspira ad essere leader o che si vuol definire tale, ha l’obbligo morale di far crescere il proprio partito, le personalità che ne fanno parte e attrarre attraverso il proprio esempio forze nuove e motivate. Inoltre le sue dimissioni permetterebbero l’ingresso dell’ex consigliere Luca Rocci ottimo presidente del seconda commissione consiliare nella passata consiliatura. Infine riscontriamo che Santangelo non potendo delegare nessuno essendo rimasto solo come monogruppo della sua lista civica, non partecipa mai in nessuna delle commissioni consiliari creando oggettivi problemi alla maggioranza”.

“Ovviamente tutto è perfettamente a conoscenza del segretario regionale di FI Nazario Pagano. È paradossale, infatti, che la stessa persona (Santangelo) sia iscritta al Comune dell’Aquila in una lista civica ancora dopo essere stato eletto e nominato assessore regionale in quota Forza Italia. Pagano è silente sull’argomento e attendiamo decisioni e determinazioni anche da parte sua conseguenti a quanto evidenziato, dopo aver atteso per mesi da Santangelo il rispetto delle proprie parole e la soluzione dei problemi esposti. È spiacevole dover sottolineare e affrontare ancora questi argomenti che Santangelo e Pagano ognuno per il proprio ruolo avrebbero dovuto già risolvere considerando che la stessa maggioranza in comune vive il problema della cronica assenza dell’assessore regionale nelle commissioni”.

“In ultimo un pensiero va alla opposizione che vive come la bella addormentata tale situazione. Sarebbe interessante conoscere i motivi di questo tombale silenzio, in altre epoche destra o sinistra, che dir si voglia, hanno avuto un ruolo serio vero. Oggi tacciono, perché? Ah, a saperlo!”, conclude De Matteis.

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