Dispnea da ansia: come riconoscerla

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La sensazione di non riuscire a respirare, il fiato corto o la difficoltà a prendere aria sono esperienze che molte persone hanno vissuto almeno una volta nella vita. Quando questi episodi si verificano in contesti di forte stress o tensione emotiva, potrebbero essere legati all’ansia. La dispnea da ansia, infatti, è un fenomeno più comune di quanto si possa pensare e spesso si manifesta in modo improvviso, generando ulteriore preoccupazione. Ma cosa distingue questa condizione da altri problemi respiratori? Come avrai capito, in questo articolo parliamo della dispnea da ansia: come riconoscerla senza incorrere in inutili allarmismi? Andiamo a scoprire cos’è, quali sono i suoi sintomi principali, le cause che la scatenano e come affrontarla.

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Cos’è la dispnea da ansia

La dispnea indica una sensazione di difficoltà respiratoria o di mancanza di respiro: chiamata anche “fame d’aria”, è spesso sintomo di patologie legate alle vie respiratorie, oppure di cardiopatie o disturbi neuromuscolari, per cui è necessario rivolgersi ad un medico. Ma se si possono escludere problematiche fisiche e cause organiche, può essere che venga generata da episodi di forte stress ed in tal caso si parla di dispnea ansiosa, che è appunto una risposta del corpo a una condizione di ansia o paura.

In situazioni di ansia acuta o di attacchi di panico, il nostro organismo attiva il sistema nervoso simpatico, responsabile dello stato di iperattivazione noto come “attacco o fuga”. Questo sistema prepara il corpo ad affrontare un possibile pericolo, reale o percepito, aumentando la frequenza cardiaca, la sudorazione, accelerando la respirazione e portando a volte anche alla iperventilazione, allo scopo di aumentare il livello di ossigeno nel sangue, in modo da fornire ai muscoli la giusta energia per, appunto, l’attacco o la fuga. Quando questa reazione si prolunga o si intensifica, può generare sintomi come il fiato corto, il senso di oppressione toracica e la difficoltà a respirare, anche in assenza di problemi fisici reali.

Una caratteristica della dispnea da ansia è che spesso è accompagnata da una sensazione di perdita di controllo: molti descrivono una sensazione di soffocamento, che innesca un circolo vizioso in cui il panico peggiora ulteriormente la respirazione. Va comunque specificato che non è pericolosa e può essere gestita attraverso tecniche di rilassamento.

Giovane donna con dispnea da ansia

Foto Shutterstock

Dispnea da ansia: come riconoscerla

Riconoscere la dispnea da ansia è fondamentale per evitare inutili preoccupazioni. Tuttavia, i sintomi possono essere molto simili a quelli di condizioni più gravi, come problemi cardiaci o polmonari, rendendo il riconoscimento un processo delicato.

Ma quali sono i segnali che possono aiutare a identificare questa condizione? In primo luogo, come abbiamo già spiegato, la dispnea da ansia si manifesta in situazioni di forte stress, paura o preoccupazione: può insorgere durante un attacco di panico, ma anche in momenti di tensione prolungata. Di solito ha una durata limitata: il senso di mancanza di respiro dura infatti solo pochi minuti e tende a migliorare quando lo stato di ansia si riduce. Un altro aspetto a cui fare attenzione è cercare di fare mente locale se la difficoltà a respirare non sia accompagnata da altri sintomi fisici (come febbre, dolore al petto persistente o tosse): se si può escludere questa eventualità, è molto probabile che sia legata all’ansia.

Inoltre chi soffre di dispnea da ansia ha spesso una ipersensibilità respiratoria e descrive la fastidiosa sensazione di non riuscire a riempire completamente i polmoni o di avere un nodo alla gola. Infine, quando l’attenzione si sposta su un’altra attività o si riduce la tensione emotiva, i sintomi spesso si attenuano a volte fino a scomparire del tutto.

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Anche l’analisi del contesto e le tempistiche dei sintomi sono importanti: per esempio, una dispnea che si presenta in assenza di uno sforzo fisico, in una situazione emotivamente intensa, è più probabile che sia legata all’ansia rispetto a una condizione patologica.

Donna che respira in un sacchetto

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I sintomi della dispnea da ansia

Dispnea da ansia: come riconoscerla a partire dai sintomi? Approfondiamo questo aspetto perché, anche se come abbiamo visto, la sintomatologia può variare da persona a persona, ma alcuni segnali sono comuni:

  • La sensazione di fiato corto è senza dubbio il sintomo principe: la percezione è quella di non riuscire a respirare profondamente o di avere il respiro affannoso
  • Senso di oppressione toracica, spesso accompagnato al fiato corto: si percepisce una sensazione di peso o costrizione al petto, o un nodo in gola, che rende difficoltoso deglutire e respirare.
  • Episodi di iperventilazione, cioè a respiri troppo ravvicinati e superficiali, che a loro volta possono causare una riduzione repentina e temporanea della concentrazione di anidride carbonica nel sangue, provocando capogiri, così come pure formicolii o intorpidimento di mani, piedi o labbra.
  • Durante un episodio di ansia, il corpo può reagire con sudorazione eccessiva, che si somma alla sensazione di disagio fisico ed inquietudine.

Le cause della dispnea da ansia

Le cause della dispnea da ansia sono strettamente legate al modo in cui il corpo risponde a situazioni di stress. Alcuni dei principali fattori scatenanti includono attacchi di panico, durante i quali la paura intensa e improvvisa può scatenare sintomi come, appunto, la dispnea; così come pure situazioni di stress prolungato possono alterare il normale equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico, portando a sintomi fisici come la difficoltà respiratoria.

Le persone ansiose sono maggiormente predisposte a causa della loro connaturale ipervigilanza: spesso infatti sono molto attente ai segnali del proprio corpo, e questo le porta ad amplificare la percezione di normali variazioni respiratorie, che possono essere erroneamente interpretate come un segnale di pericolo.

Un altro aspetto cruciale è il ruolo dei pensieri negativi: la tendenza a pensare sempre al peggio – che è poi un aspetto comune in chi soffre di ansia – può trasformare una leggera difficoltà respiratoria in una sensazione di soffocamento. Inoltre, l’ansia può influenzare il modo in cui percepiamo i normali cambiamenti fisiologici, amplificando le sensazioni di disagio e creando un circolo vizioso.

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Cosa fare in caso di dispnea da ansia

Dispnea da ansia: abbiamo visto come riconoscerla, ma anche imparare ad affrontarla è fondamentale per affievolire il problema o sradicarlo del tutto, migliorando nettamente la qualità della propria vita.

Affrontare la dispnea da ansia richiede, prima di tutto, una buona conoscenza di ciò che sta accadendo nel proprio corpo: capire che la difficoltà respiratoria è legata a uno stato emotivo può aiutare a ridurre la paura e prevenire un climax dei sintomi. È quindi possibile ricorrere ad un insieme di strategie che possono alleviare, se non risolvere, questo disturbo.

Uno dei rimedi più semplici da mettere in atto è quello di distrarsi, di spostare l’attenzione su un’attività piacevole o rilassante in modo da interrompere il circolo vizioso di ansia e sintomi fisici: fare una passeggiata, per esempio, ha un effetto distensivo molto efficace, così come pure dedicarsi ad attività rasserenanti, come il rilassamento muscolare progressivo, o ascoltare musica, a volte può bastare anche bere un bicchiere d’acqua… tutti espedienti utili per calmare la mente e ridurre la tensione fisica.

Esistono inoltre degli esercizi di respirazione lenta e profonda, che possono aiutare a ristabilire un ritmo respiratorio regolare. Per esempio, inspirare contando fino a quattro, trattenere il respiro per altri quattro secondi ed espirare lentamente per sei secondi; oppure respirare in un sacchetto di carta, in modo da reintrodurre nei polmoni l’anidride carbonica espirata e favorire il rilassamento; o ancora respirare con una narice sola, mantenendo chiuse sia l’altra che la bocca: questi esercizi possono essere ripetuti finché la sensazione di disagio non diminuisce.

Infine praticare la mindfulness, la meditazione, lo yoga o dedicarsi regolarmente all’esercizio fisico sono abitudini salutari che possono al contempo essere efficaci per ridurre i sintomi: si tratta di azioni che possono aiutare a mitigare lo stato ansioso e, di conseguenza, anche la dispnea.

Naturalmente, vale sempre la regola aurea per cui, qualora questo tipo di disturbo sia associato a problematiche psicologiche diverse da un normale stato di ansia, è bene rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

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Paola Greco

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