Bullismo E Cyberbullismo, Udicon Puglia invita studenti e docenti alla sesta edizione dell’iniziativa “BullyFace”

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L’Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori) Regionale di Puglia e Provinciale di Lecce manifestano il loro impegno, nel 2025, nel promuovere iniziative dirette a prevenire e a contrastare bullismo e cyberbullismo, al fine di sensibilizzare su un fenomeno sempre troppo diffuso sul territorio nazionale e locale.

Anche quest’anno, infatti, Udicon invita dirigenti scolastici e studenti delle scuole secondarie di  I° grado ad aderire alla sesta edizione di “BullyFace: il volto del bullismo”, il convegno nazionale che si terrà giovedì prossimo, 6 febbraio a Roma e sarà possibile seguirlo anche online sulla piattaforma ZOOM, per consentire la partecipazione anche a quanti siano lontani.

La partecipazione al convegno è fondamentale e risponde all’obiettivo di avvicinare le generazioni, coinvolgendo istituzioni ed enti associativi, con l’obiettivo di conoscere e riconoscere gli aspetti più drammatici del bullismo e, al contempo, offrire strumenti pratici e strategie per prevenire e contrastare questi comportamenti.

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Il bullismo e il cyberbullismo sono due fenomeni sempre più diffusi, soprattutto tra i giovani, con possibili conseguenze sul piano psicologico, sociale e scolastico.

Le conseguenze sono gravi e spesso perdurano nel tempo: isolamento, bassa autostima, difficoltà scolastiche e relazionali e, nei casi più estremi, depressione e pensieri autolesionistici.

Secondo quanto emerge dalle indagini condotte da Udicon, questi fenomeni hanno un’incidenza tale da determinare ansia sociale e attacchi di panico e generano nella vittima una scarsa fiducia in sé stessi e negli altri, e influenzano negativamente anche chi li compie, alimentando una cultura di violenza e di mancanza di empatia.

CYBERBULLISMO: LA VIOLENZA NON CONOSCE CONFINI NEANCHE DIGITALI

Mentre il bullismo avviene in contesti fisici come la scuola o un gruppo di amici, il cyberbullismo, invece, sfrutta le tecnologie digitali come i social media, le chat e i forum per umiliare, offendere o intimidire le vittime. Questo tipo di aggressione è particolarmente insidioso, poiché può raggiungere la vittima in qualsiasi momento e superare i confini fisici e temporali. Inoltre, la diffusione rapida di contenuti online rende difficoltoso limitarne i danni e controllarli.

I rischi infatti sono molteplici e hanno un forte impatto psicologico e sociale sulla vittima e contribuiscono in negativo a creare una cultura in cui l’aggressività è accettata o tollerata.

Secondo i dati raccolti da Save the Children, quattordicesima edizione dell’Atlante dell’infanzia, in Puglia, il 15,7%dei ragazzi tra gli 11 e i 13 è vittima di cyberbullismo, la percentuale più alta dopo Sicilia e Campania; vittime sono per lo più ragazze che vengono derise quando i tempi di crescita non sono uguali per tutte. Si evidenzia anche un uso problematico dei social media, videogiochi, dipendenza tecnologica e un uso intensivo di internet.

Peraltro, un tale fenomeno e la diffusività mediatica alimentano nella vittima l’insicurezza digitale e la paura di essere attaccati online e può limitare l’uso delle tecnologie per scopi positivi, come l’apprendimento e la socializzazione.

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 AGIRE PER PREVENIRE E PREVENIRE PER AGIRE

Prevenire e contrastare questi fenomeni richiede l’impegno di tutti: famiglie, scuole e istituzioni devono educare i giovani al rispetto, alla solidarietà e all’uso consapevole delle nuove tecnologie.

Per affrontarli, dunque, è necessario un impegno collettivo: le scuole devono educare al rispetto e alla solidarietà, le famiglie devono vigilare e dialogare, e le istituzioni e le forze di polizia devono promuovere iniziative e leggi di prevenzione.

Strumenti importanti sono i centri di assistenza e le equipe multidisciplinari. Attualmente in Puglia esiste soltanto a Taranto un centro di assistenza. Occorre che ogni Provincia della Puglia si attivino simili strutture. La Regione Puglia, nel bilancio di previsione 2025, ha stanziato 400mila euro per le azioni antibullismo previste dalla legge regionale del 2018 per la formazione dei docenti, dei team antibullismo per informazione di studenti e famiglie e per attivare sportelli di ascolto.

Per fare ciò, Udicon ritiene fondamentale promuovere la cultura del rispetto e del dialogo su più livelli, tra giovani e istituzioni, e sviluppare canali sociali e politici al fine di creare ambienti fisici e virtuali in cui nessuno si senta solo o indifeso di fronte a tali ingiustizie e realizzare un clima sociale in cui prevalgano civiltà, legalità e maggiore sicurezza per le vittime.

 

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