“Niente più X”: organizzazioni ebraiche abbandonano la piattaforma social dopo le azioni e commenti antisemiti e xenofobi di Elon Musk

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di Pietro Baragiola
Martedì 28 gennaio una coalizione formata da diverse organizzazioni ebraiche ha annunciato l’intenzione di cessare la propria attività sulla piattaforma di social media X per via di ripetuti commenti antisemiti e per le azioni controverse del CEO Elon Musk che ha compiuto pubblicamente, come un gesto che richiama il “saluto nazista” durante il comizio inaugurale del neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“Sia dai nostri studi che dalle esperienze vissute direttamente possiamo appurare che X è diventata una piattaforma che promuove l’odio, l’antisemitismo e la divisione nella società” si legge nel comunicato stampa rilasciato dalla coalizione ebraica. “Sotto la guida di Elon Musk, X ha ridotto la moderazione dei contenuti, ha promosso i suprematisti bianchi e ha riproposto i sostenitori delle teorie cospirative. Lo stesso Musk ha ripubblicato contenuti antisemiti e xenofobi, promuovendoli ai suoi milioni di follower.”

Tra i firmatari della dichiarazione rientrano le seguenti organizzazioni: Union for Reform Judaism, ALEPH: Alliance for Jewish Renewal, American Conference of Cantors, Avodah, Central Conference of American Rabbis, Jewish Women’s Archive, Keshet, MAZON: A Jewish Response to Hunger, PEP-RJ (Programming and Engagement Professionals of Reform Judaism), Reconstructing Judaism, Reform Jewish Community of Canada, Religious Action Center of Reform Judaism, T’ruah: l’Appello Rabbinico per i Diritti Umani, il Centro Shalom e il Circolo dei Lavoratori.

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Seguendo il concetto di opporsi sempre allo “lashon hara” o “discorso malvagio” affermato dal saggio Maimonide, i gruppi hanno stabilito che ‘smetteremo di postare attivamente su X’, dichiarando di ritirarsi dalla piattaforma nel primo trimestre del 2025.

Elon Musk fa quello che sembra un saluto romano

L’antisemitismo su X

La coalizione ha definito X ‘il più grande fornitore di contenuti antisemiti sui social dopo il 7 ottobre’, aggiungendo che i post che istigano l’odio sulla piattaforma sono nocivi non solo per gli ebrei ma per tutti i lettori.

Nel comunicato rilasciato viene spiegato che ‘dopo l’uragano Helene che si è abbattuto nel sud-est degli Stati Uniti lo scorso settembre, i funzionari eletti e gli addetti alla risposta ai disastri, che si dà il caso siano ebrei, sono stati attaccati su X con violenti tropi antisemiti, il che ha minato fortemente la fiducia nelle istituzioni civiche e, di conseguenza, gli sforzi per aiutare le persone colpite dalla tragedia’.

Alcuni gruppi ebraici che hanno firmato queste dichiarazioni hanno deciso di mantenere attivi i proprio account per assicurarsi che non vengano hackerati da gruppi antisemiti ma hanno affermato che in futuro pubblicheranno altrove i propri contenuti.

 

La risposta di Elon Musk

In risposta alle numerose critiche subite dopo il suo gesto al comizio presidenziale, Musk ha cercato di sdrammatizzare con un post sul proprio account X ricco di giochi di parole sulla Shoah e sui leader nazisti.

“Certe persone mandano giù qualsiasi cosa alla Goebbels”, “non fate la Gőring ai vostri nemici”, “i suoi pronomi avrebbero dovuto essere ‘He/Himmler’” sono solo alcune delle affermazioni presenti nel post del CEO, che ha concluso il tutto con un’emoji ridente.

 

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Questo post è stato fortemente rimproverato dalla Anti-Defamation League, che in precedenza aveva difeso il miliardario contestando il fatto che il suo non fosse un saluto nazista ma ‘un’azione maldestra in un momento di entusiasmo.’

“Fare battute inappropriate e altamente offensive che banalizzano la Shoah serve solo a minimizzare il male e la disumanità dei crimini nazisti, a denigrare la sofferenza delle vittime e dei sopravvissuti e a insultare la memoria dei sei milioni di ebrei uccisi” ha dichiarato l’ADL nella sua nuova dichiarazione pubblica rilasciata in questi giorni.

Musk è stato anche oggetto di critiche per il discorso che ha tenuto sabato a un evento organizzato dal partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD). Questo schieramento, come osservato dall’ADL, ‘comprende funzionari che hanno fatto dichiarazioni antisemite, anti-musulmane e anti-democratiche’.

Nel suo discorso, il CEO di X ha affermato che ‘ci si concentra troppo sulle colpe del passato e dobbiamo andare oltre. È bene essere orgogliosi della cultura tedesca, dei valori tedeschi e non perderli in una sorta di multiculturalismo che diluisce il tutto’.

Queste dichiarazioni hanno creato molto scalpore nella comunità ebraica mondiale.

“Parlando da ebrea americana sono profondamente preoccupata dato il chiaro allineamento del nostro presidente con pericolosi estremisti di destra” ha affermato Halie Soifer, direttore esecutivo del Consiglio democratico ebraico d’America (JDCA) nell’intervista rilasciata al sito Algemeiner. “Il saluto, il messaggio all’AfD, il fatto che Musk abbia scherzato sulle critiche che sta ricevendo senza conseguenze, tutto ciò dimostra che la nuova amministrazione non è disposta a riconoscere quanto siano pericolose queste azioni. Non meritano il beneficio del dubbio. Sono semplicemente un flusso costante di segnali volti ad informare gli estremisti di destra che ora hanno un alleato alla Casa Bianca.”





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