La sostituzione della 18app con le Carte Cultura e del Merito e il mancato finanziamento alle biblioteche per 30 milioni di euro sono alla radice della flessione del mercato dei libri di varia adulti e ragazzi nei canali trade nel 2024 (narrativa e saggistica a stampa venduta nelle librerie fisiche e online e nei supermercati): in assenza di queste due decisioni, il mercato sarebbe cresciuto a valore del 2,5% anziché calare dell’1,5%.
Queste le considerazioni emerse dall’analisi del mercato editoriale italiano, basata su dati di NielsenIQ-GfK, presentata oggi, 31 gennaio, dal presidente dell’Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta, durante la giornata conclusiva del XLII Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri di Venezia, della quale il Giornale della Libreria è media partner.
In particolare, AIE stima che nel 2024 le vendite di libri perse per effetto delle modifiche alle misure di sostegno alla domanda siano state pari a 62,7 milioni di euro. Tale cifra avrebbe consentito al mercato librario di attestarsi a quota 1.596,5 milioni di euro anziché 1.533,8 milioni di euro, rispetto a un 2023 che si era chiuso a 1.557 milioni di euro.
«L’analisi delle misure a sostegno della domanda di libri nel nostro Paese dal 2017 ad oggi – ha spiegato Cipolletta – ci dice due cose: la prima è che tali misure hanno avuto nel corso degli anni un effetto moltiplicatore, contribuendo a creare nuovi lettori e nuovi acquirenti. La seconda è che hanno consentito al settore di attestarsi su un livello di vendite e di fatturato più alto, necessario per sostenere il processo di crescita ed evoluzione delle aziende e della filiera. Quando tali misure vengono a mancare, il danno è quindi doppio. Bene, quindi, il ripristino del fondo per le biblioteche per il 2025 e l’avvio di un percorso di confronto con il ministro della Cultura Alessandro Giuli».
Il mercato del libro italiano è in difficoltà rispetto al quadro europeo. Nel 2024 in Italia la vendita di libri di varia adulti e ragazzi nel mercato trade è stata di 103,987 milioni di copie, in calo del 2,3% rispetto all’anno precedente, pari a 2,458 milioni di copie comprate in meno. A valore la flessione è dell’1,5%, pari a 23,2 milioni di euro di minori vendite rispetto a un mercato complessivo di 1.533,8 milioni di euro. Il -1,5% dell’Italia a valore pone il Paese in coda rispetto alle maggiori editorie europee: la Germania cresce dello 0,9%, il Regno Unito cala dello 0,6%, la Francia cala dello 0,3%, la Spagna cresce del 9,8%.
A soffrire sono soprattutto gli editori meno grandi. La flessione del mercato, infatti, è disomogenea rispetto alla dimensione degli editori: i gruppi e le case editrici con vendite superiori ai 5 milioni di euro sono in calo dello 0,1%, gli editori da un milione a 5 milioni di venduto sono calati del 9,3%, quelli sotto il milione del 2,5%.
Guardando ai canali di vendita, nei 12 mesi quelli online hanno venduto 26,3 milioni di euro in meno di libri rispetto al 2023, sono 6,7 milioni di euro le minori vendite della grande distribuzione. Le librerie, indipendenti e di catena, sono invece cresciute di 8,8 milioni di euro, ma non sono riuscite a intercettare completamente le minori vendite fatte registrare dall’e-commerce.
«Nel 2024 il mercato è stato influenzato, oltre che dalle differenti politiche di sostegno della domanda, anche dal calo dell’e-commerce – ha aggiunto Cipolletta –. Le politiche adottate dal maggior player mondiale delle vendite online stanno modificando strutturalmente il mercato: si riduce il peso del catalogo sul totale delle vendite e quello specifico dei piccoli editori, mentre le librerie faticano a coprire segmenti di mercato su cui l’e-commerce disinveste».
Tra i generi letterari, l’unica che segna una crescita sull’anno precedente è la narrativa: +3,2% quella italiana, +0,9% la straniera. Il settore bambini e ragazzi è in flessione dello 0,8%, la saggistica generale del 2%, la manualistica del 4,1%, la saggistica specialistica del 5,1%, i fumetti del 5,5%. Sono numeri che si riflettono nella top ten dei libri più venduti nel 2024: sono sette i titoli di autrici e autori italiani presenti in classifica, di cui sei romanzi. Ma il libro più venduto nel 2024 è un saggio, Il Dio dei nostri padri di Aldo Cazzullo (HarperCollins), uscito a settembre.
Al mercato dei libri a stampa si aggiungono le vendite nel digitale pari nel 2024 a 114,2 milioni di euro. Quelle riferite agli audiolibri (prendendo in considerazione gli abbonamenti) sono pari a 30 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto all’anno precedente, le vendite di e-book toccano quota 84,2 milioni di euro, in crescita del 4%.
La presentazione completa è disponibile sul sito di AIE.
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