Addio a Marianne Faithfull, vita intensa tra Rolling Stones e Metallica

Sempre al centro della storia, Marianne Faithfull è stata una delle figure più trasversali del rock, tra Stones e Metallica

E’ scomparsa all’età di 78 anni Marianne Faithfull, una delle figure più trasversali nella storia del rock.

Cantautrice, attrice, musa in grado di attraversare epoche e accostare il suo nome ad alcuni dei personaggi più iconici della musica.

Irrimediabilmente il primo che viene in mente è Mick Jagger che, con i Rolling Stones, segnò l’inizio della carriera della Faithfull, con la quale intrattenne anche una ben nota relazione.

Ma tra i tanti personaggi con i quali incrociò il suo cammino ci sono anche David Bowie, Lou Reed e i Metallica, per i quali realizzò uno degli episodi più memorabili della fase moderna della band con la ‘cantilena’ in The Memory Remains.

Con una nota stampa pubblicata dalla BBC, la famiglia di Marianne Faithfull annuncia la scomparsa dell’artista, all’età di 78 anni.

“E’ con grande tristezza che annunciamo la morte della cantante, cantautrice e attrice Marianne Faithfull. Marianne se ne è andata in pace a Londra oggi, circondata dall’affetto della sua amata famiglia. Ci mancherà molto”.

Marianne Faithfull e i Rolling Stones

La Faithfull è nata a Londra nel 1946, figlia di un ufficiale dell’Intelligence Britannica e di una ballerina ungherese con la quale trascorrerà tutta la sua giovinezza dopo il divorzio dei genitori all’età di sei anni.

Entrerà nell’orbita dei Rolling Stones dopo aver incontrato il manager della band, Andrew Loog Oldham, ad un party.

Oldham la invitò a registrare ‘As Tears Go By’ degli Stones che diventò un successo da Top 10, un anno prima della versione pubblicata dalla band nel 1965. Lo stesso anno pubblicò ben tre album, anche a causa dei suoi screzi con l’etichetta discografica che voleva un disco pop, contro la sua volontà di registrare musica folk, cosa che fececomunque in “Come My Way”.

I rapporti tra la Faithfull e la band diventarono sempre più stretti e – dopo un matrimonio e un figlio con John Dunbar – nel 1966 cominciò una ben documentata relazione con Mick Jagger portata avanti fino alla fine del decennio.

Lo stesso cantante ha salutato la scomparsa della Faithfull sui social dicendosi colpito da quella figura che era stata parte integrante della sua vita: “Amica fantastica, stupenda cantante e grandiosa attrice”.

La Faithfull era parte integrante del circoletto degli Stones e fu protagonista anche del famoso raid della polizia nella villa di Keith Richards.

Discograficamente entrò in modo diretto anche anche in alcuni dei più grandi successi della band, figurando come co-autrice di Sister Morphine da “Sticky Fingers” e influenzando canzoni come You Can’t Always Get What You Want, Wild Horses e Sympathy For The Devil.

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La vita intensa di Marianne Faithfull

Fu una vita intensa quella della Faithfull, attraversata da momenti bui causate dalle dipendenze e che, negli anni ’70, la portarono anche a vivere in strada. Nonostante il costante impegno discografico, fu solo nel 1979 che, con l’album “Broken English”, riuscì a presentarsi come una persona diversa e artista in grado di avere una nuova voce.

Nel corso della sua carriera Marianne Faitfhfull ha recitato in film ed opere teatrali, impegnandosi in numerosi progetti letterari e musicali, spesso sperimentali.

Figura in grado di reinventarsi, resistere a se stessa e mutare continuamente, la Faithfull con numerosi artisti provenienti da ogni background come PJ Harvey, Beck e Metallica.

Specialmente la collaborazione con i Metallica nel 1997 risultò un successo inaspettato.

Per il singolo principale dal controverso album “Reload”, The Memory Remains, i Metallica decisero di rivolgersi a Marianne Faithfull per la sua voce consumata e quasi spettrale.

E’ sua infatti la cantilena che si sente all’interno del brano, per il quale ha recitato anche nel video ufficiale.

L’esperienza venne descritta dall’artista come “divertente e surreale”.

La band americana ha voluto regalare la collaborazione con una gallery fotografica accompagnata da una nota di Lars Ulrich.

“Per i bei tempi, la tua gentilezza, le grandi storie, il tuo coraggio”, ha scritto il batterista. “E il più grande ringraziamento e fuck yeah per il tuo incredibile e unico contributo alla nostra musica e per essere sempre stata pronta ad unirti a noi nel suonarla e per aver preso parte alla continua follia”.