LODI «Sbagliato portare gli studenti alla presentazione del calendario dell’esercito»

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Da notizie riportate sulla stampa locale abbiamo saputo che il 21 Gennaio si è tenuta a Lodi la presentazione del “calendario dell’Esercito”. Sappiamo che, per l’occasione, la Prefettura di Lodi ha invitato le scuole superiori a far partecipare alcune classi di studenti e docenti che, è facile supporre, avrebbero avuto ben altro programma formativo.

L’obiettivo dichiarato di questa operazione, come riportato nel calendario “è comprendere il ruolo essenziale dell’istituzione militare e della sua natura più profonda IMMUTATA NEI SECOLI, ossia la difesa dei valori, ossia pace, libertà e giustizia (..)”.

Pur facendo la dovuta tara a lessico e inevitabile retorica militare è sufficiente conoscere minimamente la storia per sapere che solo dal 1948 la Costituzione Repubblicana assegna alle forze armate il ruolo della difesa dello Stato, l’attività di pace internazionale e di supporto nelle calamità. Prima di allora, e ancora oggi in diversi paesi in guerra, ruolo purtroppo rimasto “immutato nei secoli”, le istituzioni militari sono state invece protagoniste delle peggiori tragedie dell’umanità con il loro carico di morte, ingiustizie e oppressione. In Italia prima e durante il periodo fascista, il regio esercito italiano si è macchiato di numerose nefandezze quali l’invasione di nazioni e popoli pacifici, compiendo anche stermini e crimini della peggior specie e, all’occorrenza, contribuendo a sedare le legittime proteste pacifiche degli italiani esasperati a suon di fucilate e a cannonate. Storicamente solo alcune unità dell’ex regio esercito hanno avuto un ruolo, seppur minoritario, nella guerra di liberazione compiendo atti di coraggio che vanno sicuramente celebrati.

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Troviamo preoccupante il revisionismo più o meno esplicito di cui sono pervase queste pubblicazioni, sottintendendo la continuità degli alti valori dell’esercito durante il fascismo e dopo la sua caduta. Il titolo del calendario dello scorso anno “Per l’Italia sempre…prima e dopo l’8 settembre 1943” ha spinto l’ANPI a chiederne il ritiro ed ha generato una interrogazione parlamentare. Al di là dell’operazione in sé, ci si chiede perché la presentazione di un “calendario dell’esercito” debba trovare spazio tra le attività didattiche delle classi quinte che già hanno una programmazione curricolare compressa, tra le numerose attività di educazione civica e quelle di orientamento post diploma.

Forse è solo funzionale a riempire la sale e a trasmettere acriticamente certi valori ai giovani prossimi elettori? Va rilevato che il calendario è “gentilmente” finanziato da produttori di armi e sistemi di difesa (Leonardo, Beretta, ecc.) che armano anche i peggiori stati canaglia, salvo poi dover mandare i nostri stessi militari a garantire la pace in aree di conflitto dove le nostre armi vengono utilizzate.

Forse avremmo il dovere di curare con più rigore storico i contenuti, soprattutto quelli che somministriamo ai nostri Giovani. Consci di vivere in una Repubblica antifascista il cui governo brilla per revisionismo strisciante nonché per il taglio dei fondi all’ ANPI, attendiamo con curiosità di conoscere le disposizioni che arriveranno dalla Prefettura alle scuole in occasione degli 80 anni della Liberazione dal fascismo.

Auspichiamo per il futuro di non assistere più a iniziative come queste, invitando cittadini e istituzioni a unirsi alla nostra indignazione e ad opporsi a narrazioni che raccontano che con le armi si fanno anche cose buone.

Solo la Pace è l’unica Vittoria.

Antifa Lodi, Anpi-Sezione di Cornegliano Laudense, Aps Il Cortile Lodi, Auser Provinciale Lodi, CGIL Lodi, Cittadini contro la Guerra Lodi, Emergency Gruppo Lodi, Unione Sindacale di Base Lodi

Sottoscrivono: Antonella Abbà, Barbara Ajolfi, Luca Alberti, Damiano Amati, Mario Ardemani, Carla Avanzini, Antonio Bagnaschi, Riccardo Balzarini, Giulia Batà, Michele Batà, Luciano Bellocchio, Luca Beretta, Patrizia Berra, Biancardi Maddalena, Pasquale Bolzoni, Alberto Braida, Giacomo Bramè, Alberto Buonvento, Nicole Camino, Silvia Canevara, Mario Caniatti, Sergio Cannavò, Alda Carisio, Massimo Casiraghi, Cecco Cattaneo, Massimiliano Ciliberto, Martina Colombi, Rosario Comizzoli, Luciano Crisci, Fabio Dadda, Elena Dell’Era, Marta De Carlo, Giacomo Dossena, Esposto Alessandro, Angela Fasoli, Forlani Davide, Forlani Luca, Forlani Maddalena, Forlani Matteo, Forleo Federica, Fornoni Beatrice, Foti Roberto, Frati Roberta, Stella Frignati, Antonietta Gaiotto, Sergio Gandolfi, Rosa Gavina, Gibertini Giuseppe, Chiara Lasala, Faustantonio Locatelli, Paolo Locatelli, Lele Maffi, Adorno Marazzina, Isacco Migliorini, Alice Molinari, Antonio Molinari, Francesca Monticelli, Pierangelo Moretti, Marta Morini, Elisabetta Moro, Annalisa Negri, Tatiana Negri, Paolo Novelli, Eleonora Omini, Daniele Perotti, Veronica Piccardi, Paola Ranalletti, Elena Ratto, Riboni Arturo, Riboni Francesca, Valentina Rossi, Giuseppe Sabbioni, Greta Sacchi, Alice Sari, Paolo Sarina, Michela Sfondrini, Rosanna Sibono, Gianluca Spinelli, Giuseppe Stroppa, Giuseppe Sverzellati, Cecilia Tanara, Jerry Tiengo, Daniela Toletti, Chiara Valenzano, Francesca Venturelli, Pia Vitali, Claudia Zanlunghi



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