Elezioni regionali in Toscana, Giani è «promosso» dal 72% degli elettori: 10 punti di vantaggio sul centrodestra

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di
Luca Gasperoni

Il sondaggio Emg per Toscana Tv vede il governatore uscente nettamente in vantaggio su Tomasi

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Più conosciuto, in particolare tra gli elettori moderati (27% contro 4%), considerati spesso l’ago della bilancia nei confronti elettorali, e tre volte più popolare (35% contro 12%) dello sfidante, anche grazie a un alto gradimento sul suo primo mandato al governo della Toscana, espresso dal 72% dei cittadini. Tanto da poter conquistare, almeno sulla carta, il 55% di consensi al primo turno con il fantomatico campo largo di centrosinistra — Pd, Avs, M5s, Italia Viva, Azione, Più Europa, lista civica personale — e il 50% senza i grillini, staccando di minimo 10 punti l’avversario di centrodestra.

Ad analizzare il sondaggio elettorale Emg, commissionato da Toscana Tv, sembra quasi non esserci partita tra i due candidati in pectore, il governatore uscente dem Eugenio Giani e il sindaco FdI di Pistoia Alessandro Tomasi, in vista delle elezioni regionali previste per il prossimo autunno.




















































Secondo le rilevazioni Emg condotte il 20-23 gennaio scorso su un campione di mille persone (70% metodo Cati, 30% Cami), Giani infatti sembra destinato a prevalere sull’avversario di centrodestra potendo contare su un consenso, non solo personale ma anche sul suo operato, trasversale e piuttosto radicato. Soprattutto in una regione dove, con un’affluenza stimata all’87%, la fetta maggioritaria degli elettori (37,6%) si riconosce nelle forze politiche di sinistra, il 20% al centro e il 15,5% nei partiti di destra, con un 25% che si dichiara ancora senza collocazione.

A livello di riconoscibilità Giani registra il 63% — frutto di un 46% che lo conosce per sentito dire e di un 17% che lo conosce abbastanza bene —, superando Tomasi con il 44% — 35% per sentito nominare, 9% abbastanza bene — e incassa giudizi positivi sul suo operato non solo tra il suo elettorato (90% dei votanti a sinistra e 80% dei centristi) ma pure tra le file del centrodestra (49%).

Dati che alimentano la prospettiva di una riconferma del governatore uscente: per il sondaggio infatti la coalizione di centrosinistra (Partito democratico al 33%, Alleanza Verdi-Sinistra al 7%, Italia Viva al 3,5%, Azione al 2,5%, Più Europa all’1% e lista civica al 3%) alle elezioni regionali potrebbe ottenere oltre la metà dei voti, toccando addirittura quota 55% se si concretizzasse l’eventualità di un ingresso in squadra del Movimento 5 Stelle (5,5%).

Dall’altra parte il sindaco di Pistoia Tomasi si fermerebbe invece al massimo al 40% (meno, seppur di poco, della precedente candidata Susanna Ceccardi), grazie al 25% di consensi di Fratelli d’Italia, il 7% di Forza Itlia, il 5% della Lega, l’1,5 di Noi Moderati e il 2% della lista civica.

Uno scenario che sembra confermato — non senza sorpresa — dal giudizio espresso nel sondaggio dai toscani su uno dei temi più caldi a livello regionale, quello dei trasporti, su cui Giani ha puntato con forza durante il suo mandato.

Per il trasporto su gomma (autobus urbani/suburbani/regionali) gestito da Autolinee Toscane il 52% degli intervistati (il 90% invece tra gli utenti) si dichiara soddisfatto dal servizio, mentre per il trasporto su rotaia (treni regionali e interregionali) di Trenitalia la quota di gradimento scende al 48% (89% invece tra gli utenti) nonostante le polemiche recenti. I costi del servizio invece sono ritenuti adeguati solo da una minoranza del campione: il 31% per i bus (69% tra gli utenti) e il 26% per i treni (54% tra gli utenti).

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Ad utilizzare il trasporto pubblico, con una frequenza media di due volte a settimana, è il 37% dei toscani con una spiccata preferenza, tra i mezzi a disposizione, a favore di bus e tramvia (32%) rispetto ai treni (20%). Tra le principali criticità segnalate dagli intervistati (l’81% ne ha indicato almeno una) ci sono: tempi di viaggio troppo lunghi (25% che sale a 37% per gli utenti ferroviari), frequenti ritardi (24% che passa a 32% sempre per chi usa il treno), la scarsa pulizia (15%), il sovraffollamento (14%) e la poca sicurezza (10% che sale al 16% per i treni).

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