Caso Almasri e governo indagato, un pasticcio all’italiana

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 










La vicenda ormai è nota. Martedì sera la premier Giorgia Meloni ha annunciato tramite un videomessaggio di aver ricevuto un avviso di garanzia dal procuratore della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi. Le accuse a suo carico sono favoreggiamento e peculato, insieme ai ministri Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interno), e al sottosegretario Alfredo Mantovano.

Il caso riguarda il rimpatrio del comandante libico Almasri, un individuo su cui pendeva un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale (CPI) per crimini contro l’umanità. Almasri, arrestato il 19 gennaio a Torino, era stato successivamente rilasciato e rimpatriato in Libia il 21 gennaio con un volo di Stato. La decisione aveva sollevato un’ondata di polemiche politiche, ma poteva ragionevolmente rientrare nelle vicende riconducibili alla cosiddetta ragion di Stato, che suggerisce alle autorità governative di tutelare in primo luogo la sicurezza nazionale e gli interessi del Paese. Rimpatriando il libico, l’Italia ha evitato guai peggiori, eliminando dal territorio nazionale un soggetto pericoloso e mantenendo buoni rapporti con la Libia, che è interlocutore prezioso sul fronte energetico e del controllo dei flussi migratori.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Ma l’avvocato penalista Luigi Li Gotti, ex sottosegretario del governo Prodi nel 2006, attualmente vicino al Pd, ha chiesto alle autorità inquirenti di esaminare la legittimità delle azioni del governo. La premier Meloni ha definito il provvedimento un “avviso di garanzia”, mentre l’Associazione Nazionale dei Magistrati (ANM) ha chiarito che si tratta di una “comunicazione di iscrizione” e non di un vero e proprio avviso di garanzia. Secondo la legge, quando un ministro è denunciato, la procura ha l’obbligo di inviare gli atti al tribunale dei ministri entro quindici giorni. Si tratta di un atto dovuto e non di una decisione discrezionale. La confusione è quindi nata dalla tempistica e dalla presentazione della notizia, che ha fatto sembrare il tutto un atto di accusa già formulato, quando in realtà si trattava solo di un passaggio burocratico.

Il tribunale dei ministri, sezione specializzata del tribunale ordinario, ha il compito di valutare i reati commessi dai membri del governo nell’esercizio delle loro funzioni. Questo tribunale ha 90 giorni di tempo per esaminare la vicenda, condurre indagini, ascoltare le persone coinvolte e decidere se archiviare il caso o trasmettere gli atti alla procura per richiedere l’autorizzazione a procedere. Se il caso venisse trasmesso alla procura, sarebbe necessario il via libera da parte delle Camere: per Meloni e Nordio, entrambi deputati, l’autorizzazione a procedere verrebbe dalla Camera dei deputati, mentre per Piantedosi e Mantovano, che non sono parlamentari, la decisione spetterebbe alla Giunta delle immunità. Intanto la Meloni e i tre esponenti del governo indagati hanno nominato l’avvocato Giulia Bongiorno come difensore unico.

L’intera vicenda ha suscitato forti polemiche politiche. Da un lato, c’è chi accusa il governo di aver preso decisioni pericolose, favorendo la fuga di un individuo accusato di crimini internazionali. La scelta di utilizzare un aereo di Stato per il rimpatrio di Almasri è stata oggetto di particolare attenzione, con l’accusa di peculato nei confronti dei ministri coinvolti. Dall’altro lato, alcuni definiscono surreale la possibilità che la denuncia da parte di un singolo cittadino possa mettere in moto un meccanismo simile, con un’inchiesta che coinvolge alti rappresentanti del governo su una questione che riguarda la sicurezza nazionale.

Il caso Almasri solleva anche dubbi sulla condotta della Corte penale internazionale (CPI), che ha emesso un mandato di cattura solo quando il libico era già entrato in Italia, il che ha alimentato speculazioni circa la possibile esistenza di un attacco politico al nostro paese.

La conseguenza più immediata di tutta questa vicenda, che somiglia sempre più al classico pasticcio all’italiana, è l’ulteriore radicalizzazione dello scontro tra politica e magistratura, con il governo che parla di giustizia a orologeria e le opposizioni di sinistra che chiedono al governo di riferire in aula e minacciano di non ritornare in Parlamento (i lavori delle Camere ieri sono stati sospesi fino al 4 febbraio). Le opposizioni rumoreggiano e chiedono alla Meloni di chiarire quelli che definiscono particolari torbidi della vicenda Almasri. Quindi la saldatura tra magistratura e sinistra in questa fase è particolarmente evidente.

D’altronde i precedenti illustri di iniziative giudiziarie politicizzate non mancano. Ad esempio, nel 1994, l’avviso di garanzia della procura di Milano inviato al premier Silvio Berlusconi, mentre presiedeva a Napoli un vertice internazionale, rimane scolpito nella memoria.

Un altro effetto della polemica di queste ore riguarda il caso di Daniela Santanchè, ministra del Turismo. In un momento in cui si parlava di possibili dimissioni a causa del suo rinvio a giudizio, l’attenzione mediatica sulla vicenda Almasri potrebbe aver momentaneamente “congelato” la discussione su Santanchè, distogliendo l’attenzione dalla sua delicata posizione.

In ogni caso, la vicenda Almasri potrebbe evolversi in modo imprevedibile, con il tribunale dei ministri che, nei prossimi mesi, sarà chiamato a decidere se il caso meriti o meno una prosecuzione formale del procedimento. Dunque, l’ennesima spada di Damocle sul cammino di un governo che gode della fiducia degli italiani e che può contare sulle divisioni nelle opposizioni, ma che non deve sottovalutare il peso di fattori esterni come i condizionamenti internazionali e gli interventi a gamba tesa delle toghe sul terreno politico.


Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link