L’Italia del tennis al Quirinale e il grande assente. Berrettini : “C’è un ragazzo altoatesino…”

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Manca solo Jannik Sinner, l’anno scorso il n.1 del ranking, aveva regalato la sua racchetta a Mattarella, si è discusso molto della sua assenza che non può passare inosservata, ma comprensibile. Cerimonia, la seconda in due anni, nel bellissimo Salone delle Bandiere al Quirinale. l’Italia del tennis mette in mostra tutti i suoi gioielli preziosi, da Berrettini a Paolini a Musetti, manca solo “un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino” (cit. Berrettini).

Anche senza il numero uno al mondo, fresco vincitore dell’Australian Open, si celebra un 2024 che molto probabilmente rimarrà nella storia del tennis italiano, le vittorie azzurre della Coppa Davis e della BJK Cup e gli altri trionfi, a partire dall’oro olimpico nel doppio femminile con Paolini-Errani al bronzo nel singolare maschile con Musetti, citando un altro tennista di un certo livello (Djokovic), “Not too bad”. 

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Senza Sinner, tocca a Berrettini, dopo l’intervento di Malagò e Binaghi : “È un’emozione grande essere qui – dice il tennista azzurro -. L’anno scorso ero qui in vesti diverse e grazie da questi ragazzi e queste ragazze ho preso l’ispirazione per tornare e vincere questa coppa. C’è un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino e non è potuto essere qui, grazie a lui e agli altri siamo qui. Volevo ringraziare Volandri per la fiducia che mi ha sempre dimostrato anche quando i risultati non arrivavano. L’obiettivo non è semplice da fissare ora perché i risultati del 2024 sono stati già fantastici, ma noi faremo tutto per regalare emozioni agli italiani”. 

Ma prima del tennista romano, visibilmente emozionata, parla la piccola-grande Jasmine Paolini: “È un grande orgoglio essere qui tutti insieme. Abbiamo superato le difficoltà insieme, ognuno di noi ha dato il suo contributo”. 

Siamo orgogliosi di poter celebrare al Quirinale – dice, orgogliosamente il presidente della Fitp Binaghi – “I magnifici risultati ottenuti dalle nostre ragazze e ragazzi. L’anno scorso abbiamo auspicato che questa cerimonia potesse diventare una consuetudine e probabilmente abbiamo esagerato, perché questi risultati non erano mai stati raggiunti nel tennis italiano. Qui celebriamo due trofei vinti grazie al lavoro di squadra, un gruppo di amiche e amici che si esaltano in gruppo, che apprezzano i valori dell’amicizia e della lealtà, e ci consentono di far vedere al resto del mondo come sanno fare gruppo gli italiani. Noi pensiamo di dover far crescere ancora il tennis italiano, e lo faremo con i loro successi e la loro semplicità, la loro capacità di far vedere i propri valori. Lo faremo anche cercando di far vedere in tv queste imprese al maggior numero di italiani. E anche andando nelle scuole. Ci manca solo un unico grande sogno: a maggio insieme a Sport e Salite organizzeremo una grande edizione degli Internazionali d’Italia. Sono quasi 50 anni che non riusciamo a vincerla con un italiano”.

Chiude la celebrazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “è stato un anno di grandi successi, questa stagione straordinaria per la Davis vinta per il secondo anno consecutivo. Ringrazio Jasmine Paolini e Matteo Berrettini per le loro parole. Ho seguito la Davis e la BJK Cup in maniera attenta. Questa stagione è iniziata bene, con la vittoria di Sinner agli Australian Open cui facciamo i complimenti. Anche Bolelli e Vavassori sono arrivati in finale nel doppio”.

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Berrettini al termine della cerimonia su Sinner

“Sinner? L’ho citato perché è un grandissimo del tennis italiano, in Coppa Davis è stato importante, ho giocato in doppio con lui. Australian Open? L’ho sentito dopo la finale, gli ho fatto i complimenti, immagino sia contentissimo”. Così Matteo Berrettini uscendo dal Quirinale al termine delle celebrazioni del tennis azzurro con Sergio Mattarella in cui era assente Jannik Sinner. “In Coppa Davis abbiamo dimostrato la forza della squadra e del gruppo che è stata fondamentale. E’ ovvio che Jannik sarà importantissimo averlo nella prossima Coppa Davis. Cosa è cambiato quest’anno qui al Quirinale? Che non c’è Jannik… ho più certezze ma nello stesso tempo c’è da lavorare duro e impegnarsi per sollevare qualche trofeo”, ha aggiunto.



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