La sentenza del Tribunale di Lucca: la donna ebbe un incidente e rimase paralizzata, il figlio – allora di 8 anni – fu affidato a un’altra famiglia. Per i giudici il bambino deve essere risarcito per i danni morali che ha subito
La madre resta paralizzata dopo un incidente stradale e ora il Tribunale di Lucca ha condannato l’assicurazione a pagargli 300 mila euro per danni non patrimoniali: biologici e morali da sofferenza.
Francesco (il nome è di fantasia) era solo un bambino di 7 anni ma aveva alle spalle un passato già molto duro e complesso, fatto di violenze domestiche tanto gravi e pesanti che si era dovuto trasferire con la madre dalla Sicilia in Versilia. Il Tribunale di Palermo aveva addirittura tolto la patria potestà al padre, per via di reiterati e gravi episodi di violenza su di lui e sulla madre.
Ma il destino, purtroppo, aveva in serbo altre disgrazie, stavolta definitive.
Nel 2018 quando aveva 8 anni la madre mentre andava a lavoro era rimasta vittima di un gravissimo incidente stradale sulla via Provinciale per Camaiore. Il collega della donna alla guida dell’auto, infatti, all’improvviso aveva perso il controllo del veicolo finendo per urtare prima contro il muro di protezione del canale, posto sulla banchina di lato, demolendolo completamente, e poi contro un albero, perché per il forte impatto l’auto era letteralmente rimbalzata, terminando infine la propria corsa adagiandosi sul fianco sinistro in centro strada.
Lui aveva riportato alcune ferite ma per lei la situazione era apparsa subito molto grave.
Sul posto era intervenuto l’elisoccorso che l’aveva portata subito all’ospedale pisano di Cisanello ma nonostante tutte le cure e gli interventi medici la donna era rimasta paralizzata dal collo in giù.
Il bimbo viene preso in carico dai servizi sociali del Comune di Camaiore e il Tribunale lucchese nomina anche un suo tutore legale. La madre, seguita dall’Asl, non è più in grado di occuparsi di lui, ovviamente, e il bambino, che oggi ha 15 anni, viene collocato dai giudici presso una famiglia che si occupa di lui con grande affetto e disponibilità.
La madre però può vedere il figlio solo una volta alla settimana ed in presenza di un educatore perché il bambino fin da subito inizia a manifestare problemi di insonnia, di ansia,di rabbia, di attacchi di panico, con gravi ripercussioni sulla sua sfera emotiva.
La donna tra indennizzi Inail e assicurazione viene risarcita con circa 900 mila euro, grazie a un accordo stragiudiziale tra le parti, ma nei giorni scorsi, con una sentenza storica i giudici lucchesi hanno stabilito che anche al ragazzo spetta un risarcimento.
Il suo tutore legale, infatti, nel 2021, decide di fare causa all’assicurazione dell’auto, chiedendo i danni per il minorenne, tramite gli avvocati Matteo Troni e Gianluca Santini. Il giudice Alice Croci del Tribunale di Lucca ha accolto tutte le loro richieste stabilendo, come detto, un risarcimento di circa 300 mila euro, più interessi e spese legali, per i danni biologici, a seguito dei disturbi che il ragazzo ha sviluppato, e per i danni da sofferenza morale, per via dello stravolgimento inevitabile del rapporto con la madre (perdita del rapporto parentale).
Il giudice ha riconosciuto, infine, anche circa 7 mila euro di danni patrimoniali per spese mediche. Soldi che gli saranno di aiuto per un futuro più tranquillo, almeno economicamente.
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