Gare servizi tecnici: nel 2024 crollo dei bandi PNRR

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Nel 2024 crollo degli affidamenti PNRR per servizi
tecnici e appalti integrati
: si parla di -81,3% in
valore rispetto al 2023 con 730 gare per 282,5 milioni di
servizi, che virano su direzioni lavori, collaudi e supporti al
RUP.

Servizi tecnici: crollo dei bandi PNRR nel 2024

Sono questi i dati principali che emergono dal report
Oice
– l’Associazione che riunisce le società di
ingegneria e architettura in ambito confindustriale, che
analizza le gare per servizi di architettura e ingegneria (SAI) e
per appalti integrati (progettazione esecutiva e costruzione)
relativi ad interventi finanziati con fondi del PNRR emessi nel
quarto e ultimo trimestre del 2024.

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Il 2024 ha visto pubblicati 730 bandi per un valore di 282,5
milioni: il confronto con il 2023 è negativo sia in valore
(-81,3%) che in numero (-77,6%). Il quarto trimestre
dell’anno, con 130 bandi da 45,6 milioni, fa registrare un calo del
79,4% in valore e dell’88,6% in numero sul quarto trimestre
’23.

OICE - Report PNRR - IV Trimestre 2024

Va evidenziato che, stando al valore, l’incidenza delle gare
PNRR sta rapidamente scendendo: passa dal 31,1% del totale del
mercato raggiunto nel 2023, al 15,6% nel 2024. Nel quarto trimestre
del 2024 l’incidenza del valore dei bandi PNRR è l’8,3%,
ocntro il 23,6% nel quarto trimestre ’23).

È evidente comunque che nel 2024 le attività virano
verso la fase esecutiva (direzione lavori,
validazioni, collaudi, assistenze al Rup), che costituiscono
infatti il 64,1% del valore totale mentre nel 2023 erano il solo
29,5%. Nel quarto trimestre 2024 le gare sono state 43 per
21,5 milioni, il 47,2% del valore totale delle gare PNRR (nel
quarto trimestre 2023 erano il 49,7%).

Il commento dell’OICE

Per Giorgio Lupoi, presidente
dell’Associazione, i dati “confermano con tutta evidenza che
per il nostro settore la maggior parte delle attività progettuali
ormai è stata affidata, sia come PFTE poi messi in gara, sia come
progettazione esecutiva svolta con le imprese all’interno degli
appalti integrati, anch’essi in calo in valore e in numero. La
riduzione del valore del numero delle gare va considerata
fisiologica, così come lo spostamento sulle direzioni lavori e
sulle verifiche dei progetti che, ad esempio, sono aumentate del
113% nell’ultimo trimestre del 2024 rispetto al precedente
trimestre. La fase di realizzazione delle opere assume quindi
sempre maggiore rilievo e le nostre società si stanno attrezzando
per essere a fianco delle stazioni appaltanti, soprattutto per le
direzioni lavori che in parte erano già previste nelle gare di
progettazione. Rimangono come problemi irrisolti alcuni nodi che
avevamo chiesto fossero chiariti anche con il correttivo – ad
esempio l’anticipazione contrattuale per organizzare i team di DL –
e soprattutto è mancata la definizione di un contratto-tipo,
essenziale per ridurre contenziosi che, viste le scadenze imposte
dal Piano, potrebbero evitare ritardi e, speriamo mai, incompiute.
Certamente si può dire che questa esperienza sta costringendo anche
la PA ad un cambio di mentalità, ragionando come un project manager
che deve avere sempre al centro il controllo di tempi e costi.
Anche su questo non sarebbe stato male se fossero stati accolti i
nostri suggerimenti per affidare queste attività a chi opera sul
mercato; qualcuno lo sta facendo (o lo ha fatto), ma si tratta di
mosche bianche. Peccato
.”

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Gli altri dati

Tornando ai dati, emerge l’importante crollo del valore della
progettazione in tutto il 2024, pari a  92,1 milioni.
(-89,8% sul 2023), evidente segno di come l’attenzione si stia
appunto spostando verso una fase esecutiva. Se infatti nel 2023
questo costituiva il 59,5% dell’importo totale di tutti i servizi
messi in gara, nel 2024 la percentuale scende al 32,6%. Il maggiore
apporto al valore della progettazione in tutto il 2024 è stato dato
dalla progettazione esecutiva affidata negli appalti integrati
(46,6 milioni.), il 50,7% del totale (-92,6% rispetto al 2023).

L’incidenza del valore della progettazione
esecutiva
affidata nelle gare di appalto integrato
pubblicate nel 2024 – emesse sulla base dei PFTE affidati nei mesi
precedenti – incide il 50,7% sul valore totale della progettazione
mentre nel 2023 l’incidenza era del 70,5%. Nel raffronto tra
trimestri tale incidenza passa dal 72,6% nel quarto trimestre ’24
al 78,6% nel quarto trimestre ’23.

Tipologie di SA  e settori di affidamento

Le stazioni appaltanti più attive per numero di
bandi pubblicati in tutto il 2024 sono stati i Comuni che con 432
gare affidano 73,6 milioni il 26,1% del totale dei bandi PNRR (nel
2023 le gare erano state 2.061 per 504,9 milioni, il 33,4% del
totale). Nel quarto trimestre ’24 il primato spetta sempre ai
Comuni con 82 bandi per 10,1 milioni, il 22,1% del valore totale
trimestrale (nel quarto trimestre ’23 erano stati 788 bandi dal
valore di 94,6 milioni, il 42,7% del totale).

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

In tutto il 2024 nella sanità sono convogliate più risorse: sono
state pubblicate con 52 bandi per 32,8 milioni, l’11,6% del totale
2024 (nel 2023 le gare erano state 292 per un importo dei servizi
di 186,6 milioni, il 12,3% del totale). Nel quarto trimestre ’24 le
sole 3 gare per bonifiche ambientali riportano il valore più alto,
9,3 milioni il 20,5% del totale (nel quarto trimestre ’23 il
primato per valore spettava al settore stradale con 80 gare per
34,1 milioni il 15,4% del totale.

 

 





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