Per la morte del figliastro di Davide Buzzi, il 19enne Edoardo Bovini, avvenuta nella nottata tra sabato 12 e domenica 13 agosto 2023, davanti al bar Big Town di via Bologna, a seguito di un improvviso malore legato all’assunzione di una dose di cocaina, la Procura di Ferrara ha iscritto nel registro degli indagati un uomo di nazionalità italiana.
A lui, sospettato di aver venduto la droga al giovane, gli inquirenti contestano le ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti e morte in conseguenza di altro reato, con la pm Barbara Cavallo – titolare dell’inchiesta – che ha disposto ulteriori accertamenti medico legali e informatici per individuare eventuali profili di responsabilità per l’accaduto.
Ulteriori perché, lo ricordiamo, già nei giorni successivi alla tragedia, era stata effettuata un’autopsia che aveva evidenziato una correlazione tra l’assunzione di cocaina da parte del 19enne e la patologia cardiaca di cui soffriva (tachicardia ventricolare, ndr) che lo aveva costretto anche a smettere di praticare sport.
Il presunto spacciatore sarebbe la stessa persona che, circa due settimane dopo il fatto, secondo quanto emerso dal racconto in aula del luogotenente Davide Bruni dei carabinieri, era stato aggredita con un lancio di sedie davanti a un bar di via Carlo Mayr da parte di Davide Buzzi, che – dopo essere stato informato da uno dei suoi contatti – lo aveva ritenuto responsabile di aver venduto la dose letale di cocaina al figliastro, portandolo alla morte davanti agli amici che quella sera erano con lui.
Un’aggressione mai denunciata, che però trova riscontro nei racconti di Buzzi estrapolati dalle chat telefoniche, oltre che da ulteriori indizi raccolti dagli inquirenti, che hanno permesso di collocare il fatto al 25 agosto 2023, la stessa sera in cui Buzzi aveva rifilato uno schiaffo in faccia a Mauro Di Gaetano, dopo aver minacciato sia lui che i dipendenti di bruciare il locale se non avessero chiuso immediatamente e pagato 3mila euro di pizzo entro il 25 settembre.
A Di Gaetano, Buzzi imputava l’aver tardato a chiamare i soccorsi del 118 per soccorrere il figliastro. Ma Di Gaetano quella sera era nell’altro locale che aveva aperto a Modena, quindi non a Ferrara, e il primo esame autoptico a cui era stato sottoposto il corpo di Bovini aveva escluso che fosse morto per un intervento non tempestivo da parte degli operatori sanitari che, dopo averlo soccorso, lo caricarono in ambulanza e lo trasportarono all’ospedale di Cona tentando il tutto per tutto per salvargli la vita.
Una settimana prima del violento affronto al presunto spacciatore e al titolare del bar Big Town, il tentativo di vendetta privata di Buzzi era sfociato – insieme ad altre persone – nella famigerata aggressione al bar Condor del 17 agosto 2023 nei confronti di Hamza Ben Khaled, un uomo di nazionalità tunisina con alcuni precedenti.
Oggi, per quel fatto, davanti al giudice di pace del tribunale di Ferrara, ci sono finite tre persone che erano col 42enne, accusate di lesioni: i genitori di Edoardo Bovini e il cugino Lorenzo Piccinini, il 22enne che aveva spalleggiato Buzzi nella serata del 1° settembre 2023, quando – dopo essersi presentato con una tanica di gasolio all’interno del bar di via Bologna per dare seguito alla propria richiesta estorsiva – fu ucciso barbaramente da Vito Mauro e Giuseppe Di Gaetano.
Ben Khaled era finito nel mirino di Buzzi, che lo aveva minacciato di morte (inchiesta archiviata per morte del reo, ndr) dopo che – nelle ore successive al malore accusato da Bovini, mentre quest’ultimo lottava tra la vita e la morte in ospedale – il tunisino aveva scritto “speriamo che muoia” sui social, suscitando così le ire del patrigno del 19enne che, un giorni più tardi, sotto gli occhi attoniti e atterriti di decine di passanti, aveva lanciato tavoli e sedie contro la vetrata del locale dove si era rifugiato l’uomo fino all’arrivo delle pattuglie.
Grazie per aver letto questo articolo…
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link