Decontribuzione Sud: nuova versione dell’incentivo dal 2025

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#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


La sentita norma denominata Decontribuzione Sud รจ stata fortemente modificata a cura dei commi 404 e seguenti della Legge 207/2024, attese anche le pronunce della Commissione Europea C(2024) 4512 final, del 25 giugno 2024.

L’impianto normativo voluto inizialmente con il DL 104/2020 ed esteso dalla legge di stabilitร  del 2021 (Legge 178/2020) รจ stato sostanzialmente rivisto e deve essere compreso appieno al fine di capire quali agevolazioni ci potrebbero essere per il prossimo futuro per le aziende del Sud Italia.

La misura

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La Decontribuzione Sud, inizialmente introdotta dall’art. 27 DL 104/2020 e ribadita, in modalitร  modificata, dalla L. 178/2020, rispondeva e risponde all’esigenza nazionale, propria di qualsiasi paese che possa definirsi unito, di agevolare l’occupazione in particolari e ben definite aree geografiche.

Parliamo di un esonero contributivo che consente, nella sua versione anno 2020, uno sgravio pari al 30% dei contributi previdenziali (con percentuali a scalare) dovuti dalle aziende del mezzogiorno, con alcune esclusioni.

Originariamente il D.L. 104/2020 aveva stabilito che tale esonero potesse essere richiesto per il solo periodo ottobre-dicembre 2020, previsione poi ampliata dalla successiva L. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021).

Per quanto concerne l’ambito di applicazione, รจ la stessa disposizione normativa a prevedere come requisito fondamentale la sede di lavoro delle maestranze agevolate (intendendo, in particolare, la sede di lavoro alla quale sono associati i lavoratori nel flusso UNIEMENS). La stessa deve essere infatti ubicata in una delle regioni che nel 2018 presentavano un PIL (Prodotto Interno Lordo) pro capite inferiore al 75% della media EU27, ovvero tra il 75% ed il 90%.

Per quanto riguarda l’Italia, le regioni interessate dall’esonero in trattazione risultano essere: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Lo sgravio trovava applicazione sul 30% della contribuzione datoriale senza l’individuazione di un tetto massimo mensile, come invece spesso accade in altre tipologie di agevolazioni o sgravi. Tale decisione รจ stata probabilmente dettata al fine di dare la possibilitร  alle aziende beneficiarie di utilizzare a pieno lo sgravio in trattazione, non imponendo un massimale che ne avrebbe frenato, o comunque scoraggiato l’utilizzo.

Si badi bene: questa disposizione, per la sua attuazione, era subordinata all’autorizzazione della Commissione UE ed al rispetto dei massimali previsti inizialmente dal temporary framework (covid) e successivamente dal temporary crisies framework (conflitto Russo Ucraino).

Per consegnare solo uno scorcio di storia del diritto, in data 18 febbraio 2021 la Commissione UE, con decisione (C (2021) 1220 final) aveva approvato la misura agevolativa, sebbene solo parzialmente, confermandone la possibilitร  di utilizzo limitatamente al 2021, riservandosi su una successiva pronuncia di approvazione o diniego per quanto riguarda gli anni 2022-2029.

Contabilitร 

Buste paga

 

Numerose furono poi le pronunce della Commissione Ue per concedere l’utilizzo dell’agevolazione in parola. Basti pensare che la stessa risulta inserita, a partire dalla mensilitร  di luglio 2022, ai sensi della sezione 2.1 della Comunicazione C(2022) 1890 final del 23 marzo 2022 tra le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’inizio della guerra in Ucraina.

Per quanto riguarda il 2024 l’INPS, con ilย messaggio n. 4695ย del 28 dicembre 2023, ha comunicato laย proroga al 31 dicembre 2024ย della Decontribuzione Sud.

Tale scelta era presa dalla Commissione Europea, che ha autorizzato l’Italia ad allungare i termini dell’agevolazione fino a giugno 2024 (ovvero rapporti instaurati nel Mezzogiorno entro il 30 giugno 2024). Ma non solo: la Commissione aveva giร  concesso diverse proroghe e avevaย anche alzato ilย massimale di erogazione degli aiuti a 2,25 milioniย di euro (335 mila euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell’acquacoltura).

Cosa succede nel 2025

La Legge di Stabilitร  vara un significativo cambio di rotta.ย 

Il comma 404, richiamando l’ultima decisione della Commissione europea C (2024) 4512 final, del 25 giugno 2024, chiarisce come l’agevolazione โ€œdecontribuzione sudโ€ di cui all’articolo 1, commi da 161 a 167, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, troverร  applicazione fino al 31 dicembre 2024 con riferimento ai contratti di lavoro subordinato stipulati entro il 30 giugno 2024 (nei fatti viene ribadita la circolare INPS sul punto).

Successivamente si dipinge la nuova agevolazione.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Per prima cosa si distinguono i datori di lavoro tra grandi imprese e medio piccole.

In tal senso il comma 406, rubricato โ€œ Esonero contributivo per le aziende del mezzogiorno (piccola e media impresa)โ€ dispone :โ€ Al fine di mantenere i livelli di crescitaย  occupazionaleย  nel Mezzogiorno e contribuire alla riduzione dei divari territoriali,ย  รจ concesso ai datori di lavoroย  privati,ย  conย  esclusioneย  delย  settore agricoloย  eย  deiย  contrattiย  diย  lavoroย  domestico,ย ย  l’esoneroย ย  dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione deiย  premiย  e contributi dovuti all’Istituto nazionale perย  l’assicurazioneย  contro gli infortuni sul lavoro,ย  limitatamenteย  alleย  microimpreseย  eย  alle piccole e medie imprese che occupano lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. L’agevolazione di cui al presente comma รจ concessa nei limiti del regolamento (UE) 2023/2831 della Commissione, del 13 dicembre 2023, relativo all’applicazione degli articoli 107ย  e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiutiย  de minimisโ€.

Per le piccole imprese

Il concetto di microimpresa e piccola / media รจ definito dal successivo comma 407 il quale qualifica come tali โ€œi datori di lavoro privati che hanno alle proprie dipendenze non piรน di 250 dipendenti, ai sensi dell’allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014.โ€

Per tali imprese le agevolazioni saranno le seguenti:

  • per l’anno 2025, in misura pari alย 25%ย dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo diย 145 euro su base mensile per 12 mensilitร , perย ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2024;
  • per l’anno 2026, in misura pari alย 20%ย dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo diย 125 euro su base mensile per 12 mensilitร , perย ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2025;
  • per l’anno 2027, in misura pari alย 20%ย dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo diย 125 euro su base mensile per 12 mensilitร , per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2026;
  • per l’anno 2028, in misura pari alย 20%ย dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo diย 100 euro su base mensile per 12 mensilitร , perย ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2027;
  • per l’anno 2029, in misura pari alย 15%ย dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo diย 75 euro su base mensile per 12 mensilitร , perย ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2028.

Per le grandi imprese

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Vediamo ora la grande impresa (oltre 250 lavoratori).

Il comma 413 precisa sin da subito come l’agevolazione sia riferita ai lavoratori a tempo indeterminato (quindi non si sostanzia piรน in una generica riduzione dell’aliquota contributiva) nelle consuete Regioni del Mezzogiorno e che (comma 415) sia โ€œriconosciuto a condizione che il datore di lavoro dimostri, al 31 dicembre di ogni anno, un incremento occupazionale, rispetto all’anno precedente, dei rapporti di lavoro a tempo indeterminatoโ€.

La condizione in trattazione porta a pensare che, con ogni probabilitร , questa agevolazione la potremmo nei fatti concretizzare โ€œa consultivoโ€, ovvero solo quando l’incremento occupazionale si sia verificato (immaginiamo nel 2025 per il 2024).

Nulla cambia, invece, in quanto al tema autorizzativo della Commissione Ue dato che, per poter procedere, in ogni caso attendiamo il green light della commissione che, magari, chiarirร  se tale agevolazione ha un plafond diverso da quello oramai consumato del Temporary Crisies Framerwork.



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