Il 24 maggio 2025 segnerà il decimo anniversario della pubblicazione dell’enciclica Laudato Si’, scritta da Papa Francesco e diffusa il 24 maggio 2015. Questo documento affronta temi cruciali legati all’ambiente, alla sostenibilità e alla responsabilità umana nei confronti della Terra. È ancora oggi un importante punto di riferimento nelle discussioni globali sul cambiamento climatico, la cura del creato e la fruizione turistica delle risorse naturali, specialmente in riferimento al turismo slow, ai cammini e ai pellegrinaggi. Quest’ultimo nell’ottica dell’anno giubilare “pellegrini di speranza”.
In Laudato Si’, Papa Francesco invita tutti, credenti e no, a riconoscere la crisi ecologica come una questione morale, strettamente legata alla giustizia sociale e alla responsabilità verso le generazioni future. L’enciclica mette in guardia contro l’eccessivo consumismo e l’uso irresponsabile delle risorse naturali, sottolineando l’interconnessione tra tutti gli esseri viventi e la necessità di un cambiamento radicale di stile di vita. Questo cambiamento è fondamentale affinché l’umanità possa vivere in armonia con la Terra.
Il 2025, decimo anniversario della pubblicazione di Laudato Si’, rappresenterà quindi un’importante opportunità per riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide ancora da affrontare in tema di sostenibilità ambientale, anche a livello locale.
Dall’enciclica emergono linee guida essenziali per un turismo sostenibile nei nostri territori. Ne cito alcune.
Il viaggiatore consapevole: non più solo un turista in cerca di svago, ma una persona alla ricerca di esperienze significative. Si passa dal concetto di turismo consumistico a quello di un turismo più responsabile e consapevole. Le nostre città, oggi più che mai, devono uscire dalla logica del “mordi e fuggi”, che consuma rapidamente spazi e territori, riducendo le esperienze a un semplice selfie o a un giro turistico per poi partire. È necessario un impegno verso un turismo che rispetti il contesto urbano e naturale, contribuendo allo sviluppo dell’economia locale.
Il rapporto innovativo tra territorio, comunità e turismo: sempre più orientato alla salvaguardia del creato. Ciò implica una cura del verde pubblico, una maggiore attenzione al decoro cittadino e abitativo, e la centralità della persona, in particolare del viaggiatore, la cui esperienza deve essere in armonia con l’ambiente circostante. Inoltre, è fondamentale un’attenzione al rischio della “turistificazione” dei prodotti tipici locali, rafforzando l’identità e la sostenibilità delle destinazioni turistiche, promuovendo al contempo la mobilità sostenibile che apporti benessere ai cittadini residenti e ai viaggiatori.
Il contrasto al sovraffollamento turistico: un fenomeno che può compromettere la capacità di carico turistica del territorio e la qualità della vita locale e l’integrità dei luoghi visitati. Sono necessarie interventi risolutivi ed innovativi per allungare la stagionalità e specializzare l’offerta turistica, distribuendo meglio i flussi e riducendo l’impatto ambientale.
Occorre, quindi, adottare soluzioni per un buon governo del territorio, attraverso un’appropriata e competente governance del sistema turistico, che coinvolga anzitutto gli operatori e i professionisti del settore. Questi devono progettare, programmare e pianificare in un’ottica di condivisione con le istituzioni locali (e non al contrario), affrontando tematiche legate all’accoglienza, all’ospitalità e all’accompagnamento.
Un ulteriore tema fondamentale è l’intima connessione del rapporto tra turismo e ambiente. Il settore turistico, infatti, sfrutta le risorse naturali e culturali dei territori, ma ha anche la responsabilità di promuoverne la conservazione. Se non gestito correttamente, il turismo può causare danni irreparabili a questi patrimoni.
Su queste riflessioni e su altri punti, Laudato Si’ si presenta come una guida preziosa per un turismo che rispetti e protegga il creato (la casa comune), invitando tutti a un impegno condiviso per un futuro più solidale economicamente, sostenibile ecologicamente e socialmente equo.
Il tempo che ci separa dal decimo anniversario offre l’opportunità di riflettere su come le destinazioni turistiche, le agenzie di viaggio, le guide, le pro loco e gli operatori dell’ospitalità e della ristorazione possano lavorare in modo responsabile, tenendo conto dell’impatto delle loro scelte sull’ambiente e sulla comunità locale.
Allo stesso tempo, programmare incontri ed eventi per celebrare la Laudato Si’ significa assumere un compito formativo e culturale che educhi le future generazioni a promuovere un turismo di qualità, in linea con il concetto di ecologia integrale.
Ciò implica non solo la creazione di opportunità occupazionali, ma anche la valorizzazione dell’identità di una città, di una comunità e di un territorio, senza comprometterne l’autenticità e il valore attrattivo unico.
Un turismo che rispetti l’ambiente, la cultura locale e la giustizia sociale rappresenta una delle sfide più entusiasmanti per il futuro dei nostri territori.
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