La data รจ fissata per il prossimo 30 gennaio. Nel contesto delle Procuratie Vecchie, a Venezia, i vertici delle Generali incontreranno gli analisti finanziari per presentare il nuovo piano industriale del gruppo assicurativo.
In Borsa e sui mercati lโappuntamento sta generando aspettative ancora maggiori di quanto avverrebbe di consueto.
In queste settimane, infatti, la compagnia triestina sta trattando una possibile alleanza con il gruppo francese Natixis, per dar vita a una joint venture paritetica per la gestione degli investimenti, che partirebbe con una dote iniziale di quasi 2.000 miliardi di euro di attivitร .
Lโoperazione proietterebbe il nuovo soggetto italo-francese tra i protagonisti europei del settore, accorciando il gap rispetto ai giganti mondiali, dove per entrare nella Top Ten ci vogliono cifre ancora superiori.
Dopo settimane di silenzio sullโandamento della trattativa, lโincontro del 30 in Piazza San Marco potrร dunque rappresentare lโoccasione per capire come stanno procedendo i negoziati, ammesso che non si arrivi a una conclusione โ positiva o negativa โ giร nei giorni precedenti.
Lโoperazione Generali-Natixis, comunque finirร , rappresenta solo una delle scosse che in questi mesi promettono di cambiare per sempre il sistema finanziario italiano.
Lโepicentro del terremoto รจ rappresentato dalla scalata che UniCredit ha lanciato il 25 novembre scorso per conquistare il Banco Bpm.
Nel giro di poche ore, lโannuncio ha registrato reazioni molto negative da parte di ben due ministri, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, che hanno avuto lโeffetto di far emergere un disegno – fino a quel momento mai dichiarato โ per unire il Banco Bpm con il Monte Paschi di Siena e dar vita al terzo polo bancario nazionale, dopo Intesa Sanpaolo e la stessa Unicredit.
Unโoperazione che aveva vissuto un primo passo due settimane prima della mossa di Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, con la cessione di una quota del 15 per cento dellโistituto senese da parte del Tesoro a un gruppo di investitori costituito proprio dal Banco Bpm, la societร di gestione fondi Anima (a sua volta sotto Opa da parte del Banco Bpm), lโimprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone e la Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio.
Una coppia, Caltagirone e Delfin, da tempo schierata insieme nelle partite per il controllo di Mediobanca e Generali.
Per capire la portata dei movimenti in atto basta guardare che cosa sta succedendo in Borsa. Dal 25 novembre a venerdรฌ scorso, i titoli delle societร coinvolte a vario titolo nelle partite in atto sono tutti saliti.
Banco Bpm ha guadagnato il 13,7 per cento, Unicredit il 10,3, Anima ha superato il prezzo di 6,2 euro dellโOpa arrivando a quota 6,5 (+7,3 per cento). A volare รจ stata soprattutto Mps (+21,6 per cento), nella quale Delfin ha rastrellato ulteriori quote, arrivando a controllare il 9,78 per cento.
Se si considerano anche Mediobanca e Generali, i titoli del risiko hanno mosso risorse ingenti: la loro capitalizzazione complessiva รจ cresciuta di 11,2 miliardi di euro, passando in meno di due mesi da 130 a oltre 141 miliardi.
Il mercato, dunque, scommette su piรน fronti, e in particolare sulla possibilitร che gli esiti delle diverse operazioni possano non essere chiuse ma generare nuovi colpi di scena.
In particolare, lโattenzione si concentra sulla strada che il ministero dellโEconomia ha scelto di percorrere sullโofferta di UniCredit, sottoponendola alla procedura โgolden powerโ: nei giorni scorsi รจ filtrata la decisione di avviare formalmente le verifiche della normativa che, sulla carta, dovrebbe servire a tutelare lโinteresse nazionale nei settori strategici.
Se passerร da qui il tentativo di bloccare la strada di Unicredit per riaprire quella della fusione Banco Bpm-Mps, si vedrร nel giro di qualche settimana.
Nel frattempo, la procedura โgolden powerโ รจ entrata in scena anche in unโaltra partita, quella che le Generali stanno giocando con Natixis.
Ancora prima che lโesistenza stessa della trattativa fra i due gruppi sia stata confermata ufficialmente, il โSole 24 Oreโ ha rivelato che appena lโoperazione ยซverrร formalmente notificata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Palazzo Chigi valuterร se ci sono gli estremi per attivare la procedura del golden powerยป.
Il motivo, in questo caso, sarebbe legato alla necessitร di tutelare la mole del risparmio italiano che le Generali intermediano.
Anche se, va detto, non sarร facile stabilire i criteri con cui condurre una valutazione di questo genere, considerato che non necessariamente un gruppo piรน piccolo e concentrato sul mercato domestico tutelerebbe meglio il risparmio degli italiani di uno piรน grande e globale.
***** lโarticolo pubblicato รจ ritenuto affidabile e di qualitร *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link