L’acquisto di una casa all’asta può rappresentare un’occasione vantaggiosa per ottenere un immobile a un prezzo inferiore rispetto al mercato libero. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei costi accessori che si aggiungono al prezzo di aggiudicazione, in modo da poter pianificare correttamente l’acquisto e scongiurare spiacevoli sorprese.
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Analizziamo in dettaglio i principali costi da considerare:
Costi fissi:
Marca da bollo: 16 euro per la presentazione della domanda di partecipazione all’asta.
Diritti d’asta: variano a seconda del tribunale e del valore dell’immobile, in genere si aggirano intorno all’1% del prezzo di aggiudicazione, con un minimo di 100 euro e un massimo di 12.000 euro.
Imposta di registro:
Prima casa: 2% del valore catastale.
Seconda casa: 9% del valore catastale.
Immobili di lusso: 9% del valore catastale + imposta ipotecaria e catastale proporzionali.
Imposte ipotecaria e catastale: 50 euro ciascuna.
Onorario del notaio: variabile in base al valore dell’immobile e alla complessità dell’atto di compravendita, in media si aggira intorno al 2% del prezzo di aggiudicazione.
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Costi variabili:
Cauzione: 10% del prezzo offerto in busta chiusa, da versare prima dell’asta. Viene restituita in caso di mancata aggiudicazione.
Spese di perizia: se l’immobile è ipotecato, è necessario richiedere una perizia estimativa per conoscere il valore dell’immobile. Il costo varia a seconda del valore dell’immobile e della complessità della perizia.
Spese condominiali: l’aggiudicatario è responsabile del pagamento delle spese condominiali arretrate, a partire dalla data di acquisto dell’immobile.
Debiti pregressi: l’aggiudicatario è responsabile del pagamento dei debiti pregressi dell’ex proprietario, come le imposte comunali o le utenze.
Altri costi da non sottovalutare:
Consulenza di un professionista: è consigliabile farsi affiancare da un avvocato o da un agente immobiliare esperto in aste immobiliari per evitare errori e ricevere una corretta valutazione dell’immobile. Il costo varia a seconda del professionista e della complessità dell’incarico.
Ristrutturazioni: se l’immobile necessita di ristrutturazioni, è importante preventivare i costi aggiuntivi, che possono variare considerevolmente a seconda dell’entità dei lavori da realizzare.
Esempio di calcolo dei costi:
Consideriamo un immobile con un valore catastale di 200.000 euro e un prezzo di aggiudicazione di 300.000 euro. I costi approssimativi per l’acquisto della prima casa sarebbero:
Imposta di registro: 2% di 200.000 euro = 4.000 euro
Imposte ipotecaria e catastale: 50 euro + 50 euro = 100 euro
Onorario del notaio: 2% di 300.000 euro = 6.000 euro
Diritti d’asta: 1% di 300.000 euro = 3.000 euro
Cauzione: 10% di 300.000 euro = 30.000 euro
Totale: 43.100 euro
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Tuttavia, è importante sottolineare che questa è solo una stima approssimativa. I costi effettivi possono variare in base a diversi fattori, come:
Tipo di asta: le aste giudiziarie possono avere costi diversi rispetto alle aste fallimentari.
Valore dell’immobile: i costi accessori tendono a essere più elevati per gli immobili di valore più elevato.
Ubicazione dell’immobile: i costi possono variare in base alla regione e al comune in cui si trova l’immobile.
Consigli per risparmiare:
Fai una ricerca approfondita dell’immobile: è fondamentale conoscere lo stato dell’immobile, la presenza di eventuali ipoteche o pignoramenti.