Per chi si appresta ad acquistare un immobile a uso primario, accendere un mutuo prima casa può garantire l’accesso a numerose agevolazioni. Con l’obiettivo di avvicinare sempre più persone al mercato immobiliare, e di agevolare l’acquisto di quella che sarà l’abitazione principale, sono infatti stati introdotti diversi sgravi fiscali e agevolazioni. Ma quanto si può risparmiare e, soprattutto, quali sono i requisiti per accedervi?
La casa rappresenta da sempre il fulcro del risparmio degli italiani che, rispetto ai cittadini di altri Paesi europei, preferiscono investire sulla proprietà degli immobili anziché scegliere soluzioni come l’affitto oppure il leasing. Proprio per questa ragione, negli anni sono stati introdotti due grandi gruppi di agevolazioni: le detrazioni IRPEF sul mutuo per gli aventi diritto e gli incentivi di finanziamento per i giovani. A questi si aggiungono poi degli sgravi immediati al momento dell’acquisto, indipendentemente si decida di accendere o meno un mutuo per l’acquisto della casa.
I vantaggi del mutuo prima casa
Come già anticipato, scegliere di aprire un mutuo per un immobile destinato ad abitazione principale può garantire l’accesso a numerosi vantaggi di natura fiscale. Ma quali sono e a quanto ammonta il risparmio che si potrà ottenere?
Le detrazioni IRPEF sul mutuo
La prima serie di agevolazioni riguarda le detrazioni IRPEF sull’apertura e i successivi interessi sul mutuo, per gli aventi diritto. Per potervi accedere è infatti necessario trovarsi in una condizione reddituale che non preveda imposte sostitutive all’IRPEF, come ad esempio accade per i lavoratori autonomi in Partita IVA che hanno deciso di aderire al regime forfettario. Le misure prevedono, per un massimo di 4.000 euro l’anno:
una detrazione IRPEF del 19% sulle spese accessorie del mutuo, quali la parcella del notaio per la stipula del mutuo, le spese di istruttoria e la perizia tecnica sull’immobile;
una detrazione IRPEF del 19% sugli interessi.
Come già anticipato, questi incentivi sono disponibili solamente per coloro che non si avvalgono di imposte sostitutive sul reddito, come nel caso dei lavoratori dipendenti o autonomi in Partita IVA ordinaria. Chi ha scelto il regime forfettario, non corrispondendo nei fatti l’IRPEF, non ha diritto a usufruire di queste agevolazioni (scopri i vantaggi IRPEF anche per buste paga e pensioni).
Le agevolazioni sul mutuo prima casa per i giovani
Allo scopo di favorire l’acquisto della prima casa ai giovani, i quali spesso faticano a ottenere mutui e finanziamenti per via di una condizione reddituale e lavorativa precaria, da qualche anno a questa parte sono state introdotte delle agevolazioni per gli under 36. Così come previsto dal Decreto Sostegni Bis, introdotto nel 2021 e prorogato fino al 31 dicembre 2023, i nati a partire dal 1987 possono accedere al Bonus Prima Casa. Si tratta di un pacchetto di agevolazioni che prevede:
l’accesso all’apposito Fondo di Garanzia: lo Stato si espone in qualità di garante fino all’80% del valore dell’immobile scelto come prima casa, facilitando così l’erogazione del mutuo;
la riduzione del 50% su tutti gli onorari notarili, compresi quelli per la stipula del mutuo;
l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, sotto forma di credito d’imposta.
Rimangono poi sempre poste in essere le agevolazioni IRPEF del 19% già illustrate, sempre per i soggetti che non si avvalgono di imposte sostitutive sul reddito.
Il fondo di garanzia dei mutui prima casa per gli under 36, che era stato inizialmente prorogato fino al 30 giugno 2023, è stato prorogato al 30 settembre 2023. Questo significa che le domande per accedere al Fondo di Garanzia Consap, dietro determinati requisiti, potranno essere presentate entro il 30 settembre 2023.
Gli sgravi sulla prima casa non legati al mutuo
Vale inoltre la pena ricordare che, per coloro che avessero deciso di non accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa, rimangono comunque disponibili alcuni sgravi fiscali
l’imposta di registro al 2% e le imposte catastale e ipotecarie fisse a 50 euro, per coloro che acquistano da privati o da imprese in esenzione IVA;
IVA al 4% e imposte di registro, catastale e ipotecarie a 200 euro, per chi acquista da impresa soggetta a IVA;
la detrazione IRPEF del 19%, per un massimo di 1.000 euro, per le spese di intermediazione in caso l’acquisto venga finalizzato avvalendosi di un’agenzia immobiliare. Anche in questo caso, lo sgravio è previsto per tutti i soggetti che non si avvalgono di imposte sostitutive all’IRPEF.
Mutuo prima casa e agevolazioni: quali sono i requisiti
Per poter approfittare degli interessanti vantaggi previsti per chi decide di aprire un mutuo destinato alla prima casa, è necessario rientrare in alcuni requisiti specifici. La normativa attualmente in vigore infatti prevede che:
la casa che si andrà ad acquistare non deve essere accatastata come immobile di lusso;
l’immobile prescelto dovrà essere nello stesso comune di residenza o, ancora, nel comune dove ci si trasferirà entro 18 mesi dall’accensione del mutuo;
non si abbia già usufruito di agevolazioni per l’acquisto della prima casa. In questo caso la normativa perfette di avervi nuovamente accesso solo l’attuale abitazione viene venduta entro 12 mesi dal trasferimento presso la nuova residenza;
il richiedente non sia titolare di altri diritti di proprietà su immobili terzi, anche di proprietà del coniuge, su tutto il territorio nazionale. Se si rientra nella categoria dei giovani, i quali hanno quindi diritto di accedere al Bonus Prima Casa, vi sono poi dei requisiti specifici:
non avere superato i 36 anni al momento del rogito;
essere residenti nel Comune dove si acquisterà l’immobile;
non essere titolari o usufruttuari di altri immobili nel territorio;
avere un ISEE – ovvero il prospetto di Situazione Economica Equivalente – di massimo 40.000 euro.
In conclusione, per chi si affaccia per la prima volta al mercato immobiliare, allo scopo di acquistare la propria abitazione principale, non mancano di certo aiuti e vantaggi.