Il settore agricolo è sempre stato un fulcro economico di primaria rilevanza per il Paese e l’avvento della cosiddetta Green Economy non ha fatto altro che esplicitare con maggiore risonanza una verità percepita come tale anche nel resto dell’Europa.
La nuova sfida che il settore agricolo si trova a dover affrontare è quella di coniugare l’aspetto ecosostenibile con quello economico e affinché ciò sia possibile è evidente come si rendano necessari finanziamenti ad hoc in grado di rispondere alle esigenze degli addetti ai lavori, in particolar modo dei titolari di aziende agricole o degli aspiranti tali.
Ancor prima di entrare nel dettaglio e trattare esaustivamente l’argomento è opportuno specificare la natura dei finanziamenti nel settore agricolo: in questi casi, infatti, i prestiti sono sempre finalizzati, cioè vincolati da parte della società creditrice all’acquisto di un bene o servizio funzionale al sostentamento o all’avvio di un business attinente.
Tanti finanziamenti per ogni esigenza
Finanziamenti per aziende agricole: le principali soluzioni creditizie disponibili sul mercato
Sono 3 le principali tipologie di finanziamento alle quali può rivolgersi un titolare di un’azienda agricola o un aspirante tale e nello specifico sono:
Bonus per investimenti
Finanziamenti a fondo perduto
Bando Inail agricoltura
Vediamo nel dettaglio le tre tipologie di finanziamento per un’azienda agricola.
Bonus per investimenti: il credito d’imposta
Qualora si intendesse aprire ex novo un’azienda agricola, tra le numerose e variegate soluzioni finanziarie presenti sul mercato una delle più interessanti è senza alcun dubbio il credito d’imposta per investimenti in macchinari agricoli.
Si tratta di una misura fiscale avviata per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2020 e stanziata con il preciso scopo di incentivare le varie aziende ad acquistare beni strumentali atti al sostentamento e/o miglioramento del proprio business e a prendere in considerazione i macchinari e le tecnologie dell’industria 4.0. Di seguito ne riportiamo le principali caratteristiche:
Copertura finanziaria: da un punto di vista tecnico tale contributo può espletarsi arrivando a coprire sino al 50% dell’investimento iniziale e relativo massimale di 5 milioni di euro per l’acquisto di macchine agricole in possesso di tecnologia 4.0 e sino al 10% e relativo massimale di 2 milioni di euro per l’acquisto di macchine agricole non rientranti nella categoria precedente. Tale contributo può essere sfruttato inoltre come credito per la compensazione delle varie spese tributarie affrontate tramite F24; si parla quindi di realtà come Imu, IVA e persino imposte dirette come Irap, Irpes o Ires.
Fascia di destinazione: il credito d’imposta può essere richiesto senza alcun problema da tutte le aziende agricole presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensioni e regime fiscale, anche laddove presentassero un regime forfettario.
Tipologia di macchine agricole: le macchine agricole che possono usufruire del contributo al 50% sono quelle dotate di tecnologia 4.0, cioè in possesso di telematica con relativa funzionalità di trasferimento dati; per quel che riguarda invece le altre macchine agricole, queste possono beneficiare del contributo del 10% indipendentemente dalla natura della tecnologia che ospitano.
Accessibilità alla misura: il contributo d’imposta per il bene 4.0 può essere richiesto tramite una semplice autocertificazione da parte dell’azienda nel caso in cui l’investimento risulti inferiore ai 300 mila euro; laddove si superi tale importo, invece, sarà necessario il giudizio di una perizia tecnica volta a valutare se il bene acquistabile sia realmente in possesso di tutti i requisiti necessari per farlo ascrivere nella categoria 4.0.
Fruizione del credito d’imposta: il credito è fruibile in modalità dilazionata in massimo 3 anni con relative quote di pari importo a partire dall’annualità successiva a quella in cui il bene o prodotto acquistato è divenuto a tutti gli effetti operativo. Inoltre, per tutte quelle realtà aziendali o societarie con un volume d’affari inferiore ai 5 milioni di euro, la fruizione del finanziamento può essere espletata in una singola quota annuale.
Tempistiche: si può usufruire del credito d’imposta sino al 31 Dicembre 2022 oppure, nel caso in cui sia stato versato un anticipo di almeno il 20% entro il suddetto termine, sino a Giugno 2023.
Legge Sabatini
Un’altra opportunità per le imprese agricole è determinata dalla Nuova Legge Sabatini, agevolazione pensata per le piccole e medie imprese che desiderano acquistare, anche in leasing, macchinari, impianti e attrezzature, beni strumentali, software e altre tecnologie digitali, con un minimo di 20.000 euro e un tetto massimo previsto di 4 milioni di euro e di durata non superiore ai 5 anni.
L’importo, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento, viene erogato nella forma di un contributo in conto impianti al tasso d’interesse del 2,75%, maggiorato del 30%, quindi al 3,575% annuo, per l’acquisto di beni aventi come finalità la realizzazione di “investimenti in tecnologie 4.0” o finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Finanziamenti a fondo perduto
I finanziamenti a fondo perduto si prefigurano come un’opportunità eccellente per chiunque voglia aprire ex novo un’azienda agricola e sia residente in zone rurali svantaggiate.
Tali finanziamenti assicurano la restituzione del 50% del capitale mediante il ricorso a prestiti a tasso agevolato, mentre il restante 50% viene processato da quelle istituzioni che hanno reso possibile tale misura allo scopo di incentivare la ripresa del settore agricolo.
Ovviamente per poter accedere ai finanziamenti a fondo perduto occorre rispettare alcuni precisi prerequisiti che nello specifico prevedono:
Essere un giovane di età compresa tra i 18 e i 36 anni con relativo possesso di qualifica di imprenditore agricolo o volontà di conseguirla entro le due annualità successive alla presentazione della propria domanda
La dimostrazione che il proprio reddito lavorativo sia diretta conseguenza della sua attività agricola
Che le spese preventivate siano a tutti gli effetti ammissibili a fronte dei termini dei bandi ufficiali
Laddove tutti i requisiti vengano rispettati, il finanziamento a fondo perduto sarà in grado di coprire il 100% degli esborsi dell’imprenditore agricolo risultando così un’opportunità di assoluto valore, soprattutto nel caso di aree caratterizzate da medio o grave ritardo rispetto al territorio circostante.
I finanziamenti a fondo perduto dedicati all’agricoltura sono del tutto ammissibili per l’acquisto di terreni agricoli e/o di prodotti o beni atti all’avvio del business, concetto quest’ultimo estremamente trasversale e ampio dal momento che può estendersi dalla semplice produzione sino alla commercializzazione finale.
Laddove si voglia usufruire dei suddetti finanziamenti a fondo perduto basterà rivolgersi alla piattaforma web Invitalia , realtà specializzata nello sviluppo delle imprese, e da lì consultare liberamente i vari bandi presenti. Ogni domanda presentata viene processata con responso entro circa 60 giorni lavorativi.
Bando Inail agricoltura
Infine, abbiamo il Bando Inail per l’agricoltura, un finanziamento per le aziende agricole che si configura come contributo a fondo perduto. Vediamone assieme le caratteristiche:
Copertura finanziaria: il Bando Inail per l’agricoltura è in grado di coprire sino al 50% dell’investimento iniziale se effettuato da parte di giovani agricoltori e sino al 40% per tutte le restanti aziende agricole per degli importi comprensivi in un range variabile tra i 000 Euro e i 60 mila euro.
Spese: le spese ammissibili e previste dal contributo sono quelle rivolte all’acquisto o al noleggio con patto di acquisto di macchinari e/o attrezzature destinata a uso agricolo.
Scopo e a chi è rivolto: Lo scopo ultimo di questo finanziamento agevolato è quello di incentivare l’acquisto di nuove attrezzature e macchinari per poter rientrare in un’ottica di ecosostenibilità e abbattimento delle emissioni inquinanti, oltre ovviamente a garantire un’ottimizzazione dei processi produttivi con relativo risparmio dei costi e ritorni economici più solidi e sostanziosi. Il Bando Inail può essere consultato da tutte le aziende operanti nel settore agricolo, indipendentemente dalla loro forma giuridica, purché però risultino regolarmente iscritte alla Camera di Commercio nei settori Industria, Artigiano e Agricoltura.
Come accedere al bando: Per quel che riguarda la presentazione della domanda è opportuno chiarire come l’iter procedurale richiesto sia molto immediato e si espleti in forma telematica dopo esserci opportunamente registrati sull’omonima piattaforma Inail. Dopo aver effettuato la registrazione e compilato telematicamente tutti i campi presenti sulla domanda, basterà confermarla ricordandosi di procedere con l’upload di tutta la documentazione tecnica richiesta e inoltrarla allo sportello telematico per questioni di priorità di ordine cronologico. Tutti i dettagli tecnici e l’ordine cronologico delle varie domande sono passibili di consultazione nella sezione dedicata al Bando presente sul sito ufficiale dell’Inail.