Il Fondo di garanzia Mutui per la prima casa, c.d. Fondo prima casa, è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1 comma 48, lett. c).
Il Fondo agevola il rapporto tra il cittadino e la banca offrendo una garanzia pubblica, sul mutuo per l’acquisto della prima casa.
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Il Decreto Sostegni bis ha previsto inoltre la possibilità di richiedere l’innalzamento della garanzia all’80% per tutti coloro che rientrando nelle categorie prioritarie hanno un ISEE non superiore a 40 mila euro annui e richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori.
Tale previsione è stata prorogata fino al 30 settembre 2023 dalla legge 3 luglio 2023, n.87, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”.
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Succede spesso che chi deve richiedere un mutuo per l’acquisto di un immobile residenziale si trovi nella spiacevole situazione di non poter offrire sufficienti garanzie alla banca. Nel caso si tratti però di un’abitazione destinata a residenza principale, è possibile richiedere l’accesso al Fondo di Garanzia Prima Casa.
Si tratta di una speciale garanzia offerta direttamente dallo Stato italiano, con l’obiettivo di aumentare le possibilità delle giovani coppie di ottenere un mutuo per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa.
Il Fondo di Garanzia Prima Casa è uno strumento che permette di estendere le proprie garanzie finanziarie, per offrire una posizione più solida agli istituti bancari al momento della richiesta di un mutuo ipotecario.
Questo servizio può essere utilizzato, solo ed esclusivamente, per le domande di acquisto, ristrutturazione ed efficientamento energetico di un immobile. L’abitazione oggetto della garanzia del fondo deve risultare come prima casa di residenza, non essere inserita nelle categorie di lusso e il titolare non deve possedere altri immobili di residenza.
Questo Fondo di Garanzia, introdotto con la Legge di Stabilità del 2014 tramite la legge n.244 del 24/12/2007, ha sostituito a tutti gli effetti il vecchio Fondo Giovani Coppie. La sua capacità finanziaria è vincolata agli stanziamenti del Governo, mentre la gestione è affidata alla Consap S.p.A. Sul sito ufficiale della società è disponibile un elenco completo di tutte le banche che aderiscono al fondo. Quindi, chiunque sia interessato a usufruire di questa agevolazione deve prima verificare se l’istituto di credito ha aderito alla convenzione, altrimenti non è possibile beneficiare del Fondo di Garanzia Prima Casa.
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In caso di accettazione della domanda lo Stato fornisce una garanzia fino all’80% del valore dell’immobile, disponibile con un limite massimo dell’importo del mutuo ipotecario di 250.000 euro.
Requisiti per accedere al Fondo di Garanzia Prima Casa
Per avere accesso al Fondo di Garanzia per la prima casa è necessario essere in possesso di una serie di requisiti, sia direttamente rivolti all’immobile da acquistare o ristrutturare, che alle persone richiedenti il mutuo ipotecario e al finanziamento stesso.
I requisiti principali sono:
immobile situato in Italia e non di lusso;
abitazione come prima casa di residenza;
mutuo ipotecario di importo pari o inferiore a 250.000 euro.
Per non essere considerato di lusso un immobile non deve essere inserito nelle categorie A1, case signorili, A8, ville o A9, castelli e immobili di pregio storico e artistico.
Le seguenti categorie accedono con priorità e hanno diritto a un tasso contenuto entro il TEGM, rilevato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze:
giovani coppie sposate o regolarmente conviventi da almeno due anni dove uno dei coniugi ha un’età inferiore ai 36 anni;
famiglie monogenitoriali con figli minorenni;
persone beneficiarie di un alloggio popolare;
giovani di età inferiore ai 36 anni.
Come presentare la domanda al Fondo di Garanzia Prima Casa
La domanda di accesso al Fondo di Garanzia Prima Casa deve essere presentata presso l’istituto bancario, tramite i moduli messi a disposizione sul sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Prima della presentazione è necessario verificare l’adesione della banca alla convenzione, consultando gli elenchi della Consap S.p.A., oppure richiedendo maggiori informazioni direttamente presso il proprio istituto bancario.
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Il termine per la lavorazione della pratica è di 20 giorni, entro i quali la Consap deve notificare l’esito della richiesta all’istituto di credito, dopo aver terminato la verifica delle condizioni e della disponibilità economica del fondo. In seguito la banca ha 90 giorni di tempo per procedere con l’erogazione del mutuo coperto dalla garanzia statale.
Entro questi tempi la banca può anche rifiutare la concessione del mutuo, infatti rimane l’unico soggetto in grado di confermare o meno in ultima istanza il possesso dei requisiti per l’erogazione del finanziamento.
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